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m13.
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ecco il secondo capitolo :
Le foglie degli alberi si tinsero di mille colori,l’autunno trascorreva veloce
Dan passava gran parte del tempo libero coltivando il suo orticello nella serra e rastrellando le foglie secche
Lunghe piogge sferzavano i vetri delle piccole finestre
Dan cominciava a far carriera sul lavoro,era felice,finalmente aveva trovato un suoi equilibrio,anche quella macchina vecchia e malandata cominciava a piacergli
Il lavoro alla serra procedeva spedito ma Dan temeva che il freddo ormai incombente avrebbe potuto compromettere la crescita delle sue piantine…
Una sera,Dan era seduto nel suo piccolo divano intento a leggere il giornale
Quando alzò lo sguardo,vide qualcosa di strano fuori dalla finestra
Il paesaggio veniva interrotto da piccoli fiocchi bianchi…quella era la prima nevicata dell’anno,la neve cadeva lieve sulla città ma Dan non era sereno,i suoi timori erano sempre più fondati
Nei giorni successivi,la serra divenne pian piano una giungla,due piantine morirono per il gran freddo ma Dan era ancora fiducioso,in fondo aveva un lavoro stabile e se si fosse impegnato avrebbe salvato il raccolto
La stanchezza non fermava Dan,che cocciuto continuava a lavorare nella serra anche se pian piano,la natura cominciava a prendere il sopravvento
Quando finiva di lavorare,Dan tornava a casa e si accovacciava su se stesso per riscaldarsi,quella casa era gelida e lui non aveva nemmeno un piccolo camino dove scaldarsi…
Continuava a nevicare,sempre più,l’inverno quell’anno si stava dimostrando davvero rigido…
Dan era ormai disperato,la sua serra era sempre più vuota…
Il giorno dopo,mentre rastrellava le ultime foglie cadute,Dan vide qualcosa di insolito
Il postino recapitò la posta ma ancora la retta dell’affitto non era scaduta e Dan non aveva mai ricevuto altra posta
Dan prese la lettera e andò in soggiorno la aprì trepidante,forse era il suo vecchio zio George,era l’unico parente che aveva ma come tutti anche lui l’aveva dimenticato quando era entrato nell’orfanotrofio,e Dan non sapeva cosa potesse volere…ma non era stato lo zio a scrivergli
La lettera casse nel gelido pavimento,Dan restò immobile,incapace di proferir parola…tutto questo era impossibile
Il paesaggio fuori dalla finestra si tinse ancora una volta di bianco ma Dan non vi badò nella sua mente passavano lente le parole che aveva appena letto...era stato licenziato.
Continua…che ne pensate???
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Ma che sfiga!! Povero Dan
Prima o poi gli succederà qualcosa di bello??. -
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Oh noooooo!!!!
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*°Trillina°*.
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Mamma che sfiga °_°_° . -
Riki 1998.
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noooooooo.
ma non ci sono oggetti nella casa?. -
m13.
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grazie! ci sono pochissimi oggetti,è tutto quello che Dan può permettersi al momento...mi mancano poche immagini per terminare i prossimi due capitoli,spero di riaggiornare più tardi....vedremo...comunque la vita non è facile sopratutto per Dan...ci saranno nuovi sviluppi vedrete... . -
*Simmy*.
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Povero, mi spiace! Continua presto, siamo curiosi ;D . -
Neytiri_AI.
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si ma che sfiga poverino ._. . -
19Cacio92.
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Molto bella! Spero di leggere presto l'aggiornamento . -
Slv095.
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Poverino.. Speriamo che arrivi presto qualche buona notizia! . -
annex82.
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poveretto....aggiorna presto . -
m13.
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grazie
ecco il terzo capitolo:
Dan non si diede per vinto,accusò il duro colpo e ripose tutte le sue forze nella cura del raccolto e mise da parte la rabbia bruciante
Quello che si era dimostrato un amico,Tor,l’aveva tradito,aveva ricoperto Dan di mille calunnie per fargli perdere il posto e ora era stato promosso in ufficio
Dan pensava,seduto sul duro pavimento e guardava sconsolato l’unica luce che illuminava la stanza,la fiamma debole di una candela e pensava a una soluzione per uscire da quella situazione e cominciare una vita serena…voleva disperatamente un segno che potesse aiutarlo
L’indomani il segno arrivò puntuale e improvviso come un proiettile,la missiva era del padrone di casa che,non avendo ricevuto il pagamento dell’ultimo mese,invitava Dan ad abbandonare il suo appartamento seduta stante immediatamente.
Disperato,Dan chiamò all’ufficio immobiliare e spiegò la situazione,gli venne dato un appuntamento per il giorno seguente…
Mentre si allontanava nel vialetto,lo sguardo del ragazzo raggiunse la serra ormai vuota e sconsolata,anche l’ultima speranza di guadagno era morta sotto la massiccia coltre di gelida neve dell’inverno.
L’edificio era candido,aveva alte finestre e faceva capire subito che si trattava di un luogo ufficiale e dall’aria seria
Dan indulgiò sulla soglia poi prese coraggio ed entrò
Il luogo era luminoso e arredato sontuosamente,c’erano alte librerie,soffici poltrone e scrivanie in legno massiccio
La signorina Daisy,la segretaria era gentile e disponibile
<<capisco la sua difficile situazione signor Walker ma purtroppo non ci sono altre ubicazioni per lei al momento…>>disse
<<a meno che…>>fece eco la sua collega<<ci sarebbe lo stabile di via lunagrigia 13>>disse
<<sarebbe una soluzione temporanea però…sai bene kandra che lo stabile deve essere demolito al più presto>>disse Daisy
<<aspetta un attimo Daisy,provo a telefonare…mmm…vediamo>>disse Kandra
<<oh…si certo…sei sicura?Mmm beh magari non gli piacerà…chissà se tu ti prendi tutte le responsabilità allora…immagino che abbia già letto il fax che ti ho spedito due ore fa…si?Oh capisco…capisco…riferirò …grazie mille a presto>>concluse la conversazione.
<<signor Walker,ho appena sentito la signorina Prewett,lei è la responsabile,purtroppo oggi non è in ufficio perché è il suo giorno libero ma ho provveduto a spedirle un fax con tutta la documentazione e lei conosce la sua situazione,ha detto che può trasferirsi anche subito nella nuova casa in via Lunagrigia 13,e mi ha detto di riferirle che si scusa per il disagio ma che presto provvederà a risolvere la sua situazione>>
Erano ormai le 20 quando Dan tornò a casa,un cagnolino fuggì senza voltarsi come se anche lui sapesse che quella casa molto presto sarebbe stata disabitata.
Il giorno dopo,Dan fissò a lungo la sua casa,quello era un addio e ancora non sapeva a cosa andava in contro
Davanti a gli occhi di Dan,il paesaggio disegnò i contorni di una piccola casetta molto particolare.
Gli alberi riempivano gran parte della scena,cespugli sinistri davano alla casa l’aspetto di una vera e propria topaia
Aveva due piani,ma sarebbe più giusto dire che c’era una stanzetta al piano inferiore e un vero e proprio buco al piano superiore
Al primo piano,nella stanza c’erano una piccola e squallida cucina con un bancone e un frigo minuscolo,un letto accatastato li a caso con un tavolino traballante e due sedie e una cassettiera che doveva essere un armadio
Il buco al piano superiore era uno squallidissimo bagnetto che si doveva raggiungere con una rampa infinita di scale
La notte arrivò veloce e Dan,all’interno della casetta si sentiva comunque fortunato perché aveva un tetto sopra la testa…certo ricominciare tutto sarebbe stato faticoso ma doveva pur sopravvivere
Improvvisamente squillò il telefono
<<buonasera signor Walker,sono Daisy dell'ufficio immobiliare,la sto chiamando per conto della signorina Prewett…>>
Continua…che ne pensate???
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*°Trillina°*.
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Bellissima . -
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chissà che succederà... . -
Slv095.
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Speriamo che non sia cacciato anche da lì.. Bellissima! Continua presto! .