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.Salve Ragazzi! Ho intenzione di iniziare questa nuova storia :3 Premetto che sarà breve quindi non vi aspettate lunghi capitoli >_<
Iniziamo!
Prologo - Il ricordo
Fin da quando ero piccolo i libri di fantascienza e di mistero mi hanno sempre affascinato e chiedevo in continuazione a mia madre di raccontarmi storie diverse:
storie che trattavano di lupi mannari, di sortilegi e di maledizioni che le streghe lanciavano agli abitanti del villaggio e di vampiri. Quest'ultimi in particolare mi affascinavano moltissimo.
Quando raggiunsi l'età di 15 anni,mia madre, data la mia passione sconfinata per il mondo del soprannaturale che non andò a diminuire bensì aumentava di anno in anno, mi disse che nella biblioteca del nostro paese c'erano diversi libri che trattavano di storie sui vampiri, in particolare ce n'era uno .
Il libro in questione aveva una copertina rossa scarlatta con dei ricami dorati sui bordi e diversi ghirigori che andavano a formare una cornice. Questo libro si intitolava “La maledizione del Vampiro” .
Da quel giorno in poi cercai in tutti i modi di trovare quel libro ma, la proprietaria della biblioteca non voleva cederlo. La scura che usava ripetutamente era “un ragazzo come te non dovrebbe leggere un libro del genere” . Questa frase non fece altro che accrescere la mia curiosità.
>> 14 Marzo 2013
Il giorno del mio 18° compleanno era giunto.
Quel giorno mi alzai molto ma, molto tardi, erano circa le 16.20 . In casa regnava un certo silenzio e capii che mia madre non era in casa. Trovai però sulla mia scrivania il libro che avevo sempre desiderato. Sul libro c'era un bigliettino con scritto “ Buon compleanno tesoro, scusa se non sono a casa ma, son dovuta partire per un lavoro molto importante, non volevo svegliarti, Buon Compleanno Buona Lettura “
Ero contentissimo di aver ricevuto quel libro ma, ero un po' triste che mia madre fosse partita per lavoro proprio nel giorno del mio compleanno.
Con questi pensieri mi tolsi il pigiama per cambiarmi con dei abiti quotidiani, avevo intenzione di uscire ma, alla fine, presi il libro che avevo desiderato per 3 anni e seduto sulla mia sedia a dondolo, aprii la prima pagina del libro ed iniziai a leggere.
Da quel momento la mia vita cambiò del tutto.
Ero totalmente ignaro di ciò che stava per accadere . Non feci in tempo a voltare pagina che una sensazione sgradevole iniziava a salire dietro le mie spalle. Forse era il racconto che trattava il libro, forse mi stavo cimentando troppo nella lettura... Eppure una voce gelida risuonava nella mia testa..Derek... Vengo. A. Prenderti.
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La Maledizione del Vampiro - Sviluppi
Non riuscivo a proseguire con la lettura.
Avevo bisogno di una pausa, quindi optai per andare giù in cucina a prendermi una granita fredda. Una volta finita mi ero steso sul divano e nella mia testa stavo immaginando a quale terribile agonia avesse provato sulla sua pelle la bambina del libro.
“Derek.Salvami. Derek vuenimi a prendere ti prego”
Cos'era? Di nuovo questa voce che risuonava nella mia testa... Stare dentro casa da solo mi stava facendo impazzire.
Guardai l'orologio e segnava le 04.48 del mattino, senza volerlo, avevo letto il libro tutta la notte senza accorgermene ma, nonostante tutto volevo uscire a fare due passi. Avevo paura di impazzire se fossi rimasto altri 5 minuti in quella casa.
“Derek. Non sono da quella parte. Continua a camminare... Cercami”
Penso che il mio corpo era come se fosse stato ipnotizzato da quella voce. Ormai camminavo in una direzione che non avevo preso in considerazione di proseguire sin da quando ero uscito. In quel momento il mio sguardo era perso nel vuoto totale fin quando, un'immagine scura non sobbalzò ai miei occhi. In una pozza d'acqua, che l'incessante pioggia aveva generato, c'era qualcuno. Lanciai l'ombrello in terra e mi diressi subito verso di lei.
Derek: Mio dio cosa ci fai qui?? -Toccandole il viso- Sei freddissima non è possibile.
Intanto il sole stava sorgendo ed alcuni raggi illuminarono il suo volto. Era pallida, i suoi lineamenti erano così dolci e le sue labbra erano di un rosso scarlatto che non dimenticherò mai. Eri tu che mi stavi chiamando?
Decisi di portarla a casa, successivamente avrei chiamato una guardia medica.
Giunti a casa, la portai nella mia stanza e sistemai la ragazza sul mio letto. Il suo corpo si adagiò al letto. Vedevo il suo volto che si era rilassato. Era davvero stupenda. Avevo passato così altri 10 minuti a contemplare la sua bellezza.
Alla fine mi alzai ed andai verso la finestra, era giunto il momento di chiamare la guardia medica. Erano le 07.36 del mattino, fuori era sorto il sole e non c'era più traccia delle nuvole.
Di nuovo una strana sensazione mi salì sulle spalle.
… : Derek, non chiamare nessuno.Non muoverti. Adesso.Sei.Mio.. -
.Bellissima, non mi sembra più così tanto inquietante.. Mi fanno paura le parti dove lui sente quella voce.. :o
Ma dai xD
Dal prossimo capitolo ci saranno tutte le spiegazioni che volete u.u. -
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La Maledizione del Vampiro – Cap. Il ballo degli incontri
Derek: Tu chi sei??
..: Non sono altro che la personificazione della maledizione che stai leggendo.
Derek: Non capisco di cosa stai parlando.
..: Derek non preoccuparti. Lo capirai ben presto. E visto che sono in debito con te per avermi portata al riparo dalla pioggia, sarò così generosa da darti 5 giorni per finire di leggere quel libro. Ti do anche un consiglio: puoi saltare le prime 130 pagine. Parlano solo di scomparse o di morti per le stesse cause avvenute nel 1847.
Derek: Tu chi diavolo sei?? Perché mi stai dicendo tutto ciò? - Ero totalmente ammaliato dal suo sguardo. Senza rendermene conto lei era dinnanzi a me ad un palmo dal mio viso. Solo allora mi resi conto che non stava respirando.
..: Beh sta a te scoprire chi io sia. Grazie per avermi portato qui Derek. Sappi che ogni incontro non avviene casualmente, ed ogni nostra azione ha un prezzo da pagare. Ci rivediamo presto mio caro.
A termine di quella frase lei continuò a dire altro, ma non riuscii a capire e senza rendermene pienamente conto, era sparita. Aveva lasciato in me un sacco di domande, inoltre stavo seriamente avendo paura.
Il mio corpo inoltre stava controllando; erano le 09.07 del mattino e decisi quindi di mettermi a dormire. Mi tolsi tutti i vestiti e misi il mio pantalone che usavo normalmente per dormire.
Chi sei? Chi potrai mai essere? Sei così bella ma, allo stesso tempo riesci ad essere terribilmente paurosa. Io ho paura di te? O sono solamente preoccupato? - Il sonno mi invase in così poco tempo che non riuscii più a dare una spiegazione a tutti questi miei pensieri.
Ore 14.08 – La mia sveglia era suonata. Mangiai un panino al volo dopo aver fatto una doccia rinfrescante e mi diressi nella parte bassa del paese. Una volta giunto al Bar presi il libro ed iniziai a leggere di nuovo. Quella donna aveva ragione. Per le successive 130 pagine, il libro non faceva altro che raccontare delle morti avvenute negli anni dopo il 1847. Era forse lei la carnefice di quell'epoca?
Rimasi pietrificato da ciò che stavo leggendo. Qui a Montevista nel 1957 girava un assassino quindi? Tutt'ora potrebbe essere ancora in vita... Aspetta... Che sia la donna che ho aiutato? Che sia lei? - intanto il mio telefono stava vibrando. La notifica che apparve sul mio schermo era quella che avevo un impegno alle 20.00 in un locale.
Mi diressi verso casa e mi cambiai per poi mettermi di nuovo in macchina per raggiungere il luogo della festa.
Di persone non ce ne erano molte di mia conoscenza. Quindi iniziai a ballare, volevo scaricare lo stress che stavo accumulando ma, il mio sguardo fu catturato da qualcuno e magicamente il mio corpo iniziò ad indirizzarsi verso quella persona.
..: Hai scoperto chi sono?
Derek: Probabilmente sei un assassina.. Probabilmente dovrei fuggire via da te..
..: Mi concederesti questo ballo? E' da molto che non mi esibisco più in questo genere di cose
Derek: E' dal 1957?
..: Probabile.
Derek: Margaret. Tu sei Margaret. Cosa vuoi da me?
Margaret: Bravo, vedo che hai indovinato il mio nome. Sei stavo bravo a leggere fra le righe. Io voglio solo divertirmi. E' una sfida no? Ti ho dato 5 giorni per poter leggere quel libro.
Derek: Che cosa succede che non riesco a finirlo o se riesco a farlo?
Margaret: Se riuscirai a farlo, avrai un premio, altrimenti anche tu sarai vittima della mia maledizione.
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Lo posto anche se non mi convince molto. Non so' se nei prossimi giorni modificherò qualche parte. Intanto posto! Cap. 4 – La Solitudine del Vampiro
Dopo quella notte, tornai a casa con la consapevolezza di essere un gioco. Un gioco che probabilmente sarebbe durato ancora per 4 giorni.
La prima giornata l'avevo praticamente utilizzata per comprendere l'ennesima strage che Margaret aveva messo in atto durante una festa. Eppure deve esserci dell'altro... Eppure nel suo sguardo c'era molto più che della semplice vendetta .
Una volta tornato a casa mi lanciai sul letto ed un pensiero balzò nella mia testa: mia madre non si era ancora fatta sentire dal giorno del mio compleanno. Con questa preoccupazione crollai dal sonno con la promessa che il giorno successivo le avrei scritto un messaggio per chiederle se fosse tutto ok e se avesse avuto dei problemi durante il suo viaggio di lavoro. Quella mattina però, feci la scoperta che il suo telefono era spento, controllai anche la mia segreteria telefonica ma, non aveva lasciato nessun messaggio.
La preoccupazione stava aumentando. Forse avrei dovuto denunciare la sua scomparsa anche se mi sembrava fin troppo assurdo e inverosimile ma, con quello che mi era accaduto in questi pochi giorni, mi stavo aspettando davvero tutto. Decisi quindi di andar dalla polizia almeno per chiedere un consiglio sul da farsi.
Alle 10.00 uscii dalla stazione di polizia, era ancora presto per denunciare la sua scomparsa. Mi rassicurarono dicendo che forse il suo telefono non prendeva o forse aveva problemi nel ricaricare il cellulare.
Non molto convinto di questa versione,mi affrettai a tornare a casa ma, nella mia testa la preoccupazione stava aumentando.
Una volta tornato decisi di riprendere la lettura. Forse Margaret aveva rapito mia madre? Forse la ricompensa di cui parlava era la sua vita? Se non avessi finito di leggere il libro probabilmente l'avrebbe uccisa? Stavo totalmente impazzendo.
Aprendo il libro notai, che i capitoli che susseguirono erano presi da delle testimonianze o pezzi di diario di alcuni ragazzi. Notai che infatti il libro non era stato scritto da un unico autore, bensì c'era una lista di almeno 20 persone.
L'ultima parola era coperta da una macchia di sangue. Forse chi stava scrivendo era stato assassinato in quell'istante. Le lacrime iniziarono a scendere sul mio viso. Avevo paura di continuare la lettura proseguendo con i prossimi capitoli. Quali altri ragazzi sono morti a causa sua? Non riesco a farmene una ragione e non trovo un filo logico a tutto ciò..
Senza rendermene conto mi alzai dalla mia sedia presi il libro e mi diressi nella biblioteca del mio paese. Volevo cercare altri libri simili, forse avrei trovato una pista che collegava tutti questi omicidi.
>> 18:26 Biblioteca di MonteVista
Una volta arrivato sul posto, ho chiesto alla commessa dove avrei potuto trovare dei libri che trattavano di vampiri o di leggende. Mi disse di dirigermi al piano di sopra; lì avrei trovato quello che mi serviva.
Salendo le scale, un odore pesante si stava diffondendo nell'edificio. Solamente quando ero riuscito a salire tutti gli scalini, ho capito il perché di quell'odore soffocante.
Sul divano c'era Margaret china. Ai suoi piedi c'erano due uomini ormai morti.
Derek : Cos'hai fatto??
Margaret:...
Derek: Margaret cos'hai fatto?? Che centravano loro??!!
Margaret: Derek sono ricascata di nuovo in questa situazione... Sono stanca
Era scesa dal divano e da terra mi stava fissando. Le sue labbra erano rosse e sporche di sangue. Lei mi sembrava strana o diversa dal solito. Era triste. Sembrava Umana
Derek: Perché? Perché loro? Pensavo che volessi me!
Margaret: Non volevo Derek!
Derek : Vieni via, dobbiamo andar via di qui
Presi la sua mano e iniziai a scappare fuori dall'edificio cercando di tener nascosto il suo volto. Intanto fuori pioveva e prima di allontanarci del tutto dalla biblioteca, sono riuscito a prendere un ombrello, con il pensiero che prima o poi l'avrei riportato in quel posto.
Intanto Margaret mi aveva superato e stava correndo più veloce di me.
Continuai a proseguire verso la strada cercandola in ogni angolo. Si era fermata in un prato .
Solo quando mi ero avvicinato abbastanza, ho capito che stava piangendo. Continuavo a camminare nella sua direzione; la pioggia stava lavando via le sue lacrime.
Con l'ombrello che avevo preso dalla biblioteca, mi son ritrovato a ripararla dalla pioggia. Lei con un gesto gentile e delicato, aveva posato la sua mano dietro la mia schiena ed i suoi occhi erano bassi.
Margaret: Io non volevo. Non volevo ucciderli
Derek: Margaret, perché? Non puoi uccidere due uomini e poi piangerci su! Ti rendi conto di quanta gente hai ucciso?
Margaret: Io so solo che ho ucciso molta gente ma, non ricordo mai il perché lo faccio. Forse per fame.. forse per divertimento. Non ricordo mai la motivazione che mi spinge a far del male a queste persone! Derek liberami da questa maledizione! Sono Stanca
La vampira che mi stava stringendo non era quella che avevo incontrato due giorni fa.
La vampira che mi stava di fronte era solo una ragazza che stava chiedendo aiuto.
La mia testa era in confusione.. -
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Cap. 4 – La Solitudine del Vampiro – Parte II
Il suo sguardo si spense, le sue unghie affondarono nella mia maglietta e lentamente il suo corpo stava cedendo a terra. La strinsi a me per non farla cadere.
Di nuovo. Sta accadendo di nuovo.
La pioggia stava cessando di scendere, il cielo iniziava a schiarirsi e le stelle stavano tornando a brillare al loro posto.
Lasciai cadere l'ombrello e presi Margaret in braccio. Era leggera.
Stava accadendo di nuovo. Stavo portando quella creatura di nuovo in casa mia;
mentre camminavo ero consapevole che probabilmente lei era l'artefice di tutti i miei guai. Probabilmente la sparizione di mia madre era legata a questa vampira. Eppure non mi andava di lasciarla lì in quel parco nel cuore della notte.
Arrivati a casa, appoggiai il suo corpo sul mio letto e sistemai sulla sedia un vestito di mia madre. Avrebbe potuto cambiarsi al suo risveglio.
Nel frattempo mi spogliai ed entrai nella doccia.
Quando Margaret si sveglierà voglio chiederle cosa ne è stato di mia madre e cosa centra lei con quel libro!
>>1 ora dopo
Sentivo dei rumori dal piano di sopra. Eppure erano le 8 del mattino, un vampiro non dovrebbe svegliarsi a quest'ora.
Salito al piano di sopra notai che Margaret non stava dormendo, era fuori seduta sulla sdraio del terrazzo.
Stava indossando il vestito celeste di mia madre, sembrava così innocente o almeno era questa l'impressione che mi stava trasmettendo
Derek: Non dovresti essere dentro al riparo dal sole? Siamo in estate e fa già caldo.
Margaret: Era da molto che non uscivo di giorno. Sembra tutto così allegro... La notte mette tristezza non credi?
Era così malinconica che dimenticai tutto ciò che volevo chiederle e mi sedetti in terra al suo fianco.
Derek: Da quand'è che non uscivi di giorno?
Margaret: 60 Anni? O forse più... Sinceramente non ricordo quanto tempo sia passato da allora... Mi domando cosa ci sia al di là di quelle mura.. Ci sarà la libertà che ognuno di noi cerca?
Derek: Non ti senti già libera?
Margaret: Libera? Io? C'è sempre qualcosa che mi impedisce di andar via da questo posto.
Derek: Cosa stai dicendo? Sei libera di andartene ovunque tu voglia... Margaret il tuo corpo sta bruciando... Forse dovresti tornare dentro.
Margaret: Non è poi così doloroso. Ti preoccupi di me e non badi al dolore che ti sto provocando in questi giorni... Derek Perché?
Derek: Avrei forse dovuto lasciarti in quel parco? Non so dove sia casa tua e non sapevo dove altro portarti al di fuori di casa mia.
Margaret: Io Non ho un posto dove posso tornare. Forse questo paese è la mia casa. Eppure voglio andar via da qui... Voglio andar via da l..
Si stava alzando dalla sdraio prima di finir di pronunciare l'ultima parola. Il suo corpo iniziava a fumare. Probabilmente i raggi che la colpivano erano troppo forti e non riusciva a star fuori più a lungo.
Entrò in stanza dirigendosi verso la poltrona. Io la stavo seguendo.
Margaret: Derek non dovevi portarmi qui. Lui ti verrà a prendere...
Derek: Lui chi?
Margaret: Lui verrà a prenderti e probabilmente ti ucciderà...
Derek: Di chi stai parlando si può sapere????
Margaret: Salvati finché puoi oppure cerca una soluzione in quel libro... Per oggi ci siamo visti abbastanza. La mia presenza qui potrebbe causarti altri danni. Ah. Grazie per i vestiti
Si alzò e fuggì via in un batter d'occhio.
La mia testa stava scoppiando e il mio cuore era in preda a sentimenti diversi che si intrecciavano come se fossero travolti da un tornado. Io non capivo; l'unica cosa che mi rimaneva da fare era proseguire il racconto di quel libro.
Edited by Carefree - 29/6/2013, 12:56. -
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Cap. 5 – Il Quinto Giorno
Da quando Margaret era scappata via da casa mia, non ho fatto altro che leggere il libro finendo così per concluderlo. Il mio quarto giorno si era concluso. Non avevo avuto né notizie di mia madre né Margaret quella notte si fece vedere.
Il Mio Quinto e forse Ultimo giorno era appena iniziato.
Nei capitoli che avevo letto il giorno prima, nessuno di questi parlava di una presenza maschile. Eppure Margaret era così preoccupata, ho avvertito un senso di sconforto nelle sue parole.
L'ultimo capitolo del libro pensando bene mi ha un po' sorpreso.
Chi l'ha scritto non ha voluto lasciare saluti ma, ha lasciato solamente l'ultimo luogo che avrebbe visitato prima della sua morte. Margaret non mi ha accennato nulla del genere. Lei non l'ha fatto.. Perché? E' mattina e lei non uscirà di certo a cercarmi.
Le rovine della Villa Perduta.
Questo posto me lo ricordo. Mia madre me ne parlava spesso.
Mi aveva raccontato che decenni fa, in quel luogo sorgeva una Villa e che per generazioni era stata abitata da una famiglia altolocata del posto. La villa fu distrutta in seguito ad una strana esplosione. Quello che ne rimane sono solo alcuni muri, delle luci e delle statue messe con il solo scopo di abbellire quel luogo. Ormai è un luogo pubblico che tutti possono visitare.
Mia madre continuava a dirmi di non avvicinarmi di notte . Non era un posto raccomandabile.
Avevo lo sguardo perso nel vuoto ed il mio unico pensiero andava a Lei... Margaret dove sei?
Per tutta la giornata non si fece viva. Il sole era tramontato ormai da un'ora e le stelle stavano illuminando il cielo che diveniva sempre più nero.
In fine senza che nessuno mi disse nulla mi recai in quel posto. Forse Margaret si trovava lì.
>>Poco dopo
Il posto era proprio come mia madre me lo aveva descritto. Rovine, candelabri e statue. L'oscurità che faceva da sfondo stava donando a quel posto un'atmosfera misteriosa e allo stesso tempo paurosa.
Voltai il mio sguardo in direzione della scalinata e il mio cuore iniziò a battere forte.
Margaret era seduta lì . Indossava un lungo abito rosso.
Derek: Margaret. Sei qui allora.
Margaret: Derek?? Cosa ci fai qui? Nessuno ti ha detto di venire!
Derek: Ti stavo cercando . Devo parlarti.
Margaret: No! Devi scappare! Non devi rimanere qui un minuto di più! Derek vai via! Ti prego. Almeno tu salvati.
Derek: Devi salvarti anche tu! Ho terminato ieri il libro e credevo di trovarti per potertelo dire! L'ho finito capisci?
Margaret: E' tutto inutile. Non c'è salvezza a questa Maledizione. Guardami attentamente – In quel momento il mio sguardo si concentrò fisso su di lei e una luce verde mi invase – Adesso andrai via da qui e non ti volterai per nessun motivo. Vai via!
Il mio corpo corpo si stava muovendo da solo. Stavo camminando via da quel posto e nello stesso tempo sentivo Margaret che stava salendo dei gradini. Poi il silenzio. Poi un rumore di altri passi.
… : Così è lui. E' lui la prossima vittima.
Chi c'era?
… : E' per lui che stavi versando le tue lacrime. Ragazzo Girati ORA!
Il mio corpo aveva smesso di camminare da solo. Ero tornato autonomo come se la sua voce avesse spezzato l'ipnosi che Margaret mi aveva inflitto. Mi voltai in fretta verso Margaret. Un uomo la stava stringendo a se .
Derek: Metti giù le mani da lei!
… : Dovresti essere felice invece che sto infliggendo del dolore a questo essere. Del resto è stata lei a porre fine alla vita di tua madre. Del resto sarà per colpa sua che fra poco terminerai di esistere
Derek: Cosa? Margaret hai ucciso mia madre??
…: E' un vampiro. Che cosa ti aspetti che l'avrebbe accompagnata a fare una passeggiata?
Margaret: Derek scappa ti prego.
Il suo volto era coperto di lacrime e la sua voce era diventata straziante. Io non volevo credere alle parole di quell'uomo.
Margaret: Ashram ti prego. Lascialo stare.
Ashram: No mia cara. Lui è il prossimo. Il mio corpo deve nutrirsi non posso di certo lasciarlo scappare .
Derek: Di cosa stai parlando??
Ashram: Lascia che ti spieghi alcune cose. Da quando sei venuto in possesso di quel libro si è attivata la maledizione fra te e Margaret. I cinque giorni servono solamente per incrementare il mio potere magico che mi servirà per fare in modo di assorbirti a me. Questa volta però, qualcosa è andato diversamente. A quanto pare non hai letto tutte le pagine del libro ma, ne hai saltate almeno un centinaio. Questo è un punto a mio sfavore anche se il tuo destino è segnato lo stesso.
Margaret: Lascialo in pace te ne prego! Uccidi me
Ashram: Uccidere te? Non se ne parla. Sei la mia fonte di vita. Da quando sei una bambina che mi procuri delle fonti di cibo anno per anno . Adesso Taci!
Aveva lanciato Margaret contro un muro.
Derek: Bastardo cosa le stai facendo?
Ashram: Adesso è il tuo turno!
Continua..... -
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Cap. 6 - Pioggia d'Estate
Quel fascio viola mi aveva totalmente colpito sul fianco sinistro. Il colpo era stato così forte che mi spinse urtando anche la testa. L'unica cosa che non mi fece perdere i sensi fu il grido straziante di Margaret.
Margaret: Ashram questa me la paghi! - Si alzò da terra e con tutte le sue forze cercò di ferirlo in modo o in un altro. - Derek, Derek! Rimani cosciente! Devi scappare
Alle sue parole cercai di rialzarmi in piedi. Di fronte a me avevo una vampira che mi stava proteggendo nel modo migliore che poteva fare e un mago che non avrebbe esitato ad uccidermi. Barcollante e con la mano che spingeva sul fianco, cercai di alzarmi. Non volevo scappare, volevo aiutare Margaret. Volevo che tutto questo finisse.
Asharm: Levati dalle scatole! Ti stai rivoltando a me?! Osi fare una cosa del genere a me? Sai che non puoi far nulla per fermarmi! Sei il mio giocattolo, il mio strumento di caccia
Margaret: Non voglio vivere un momento in più con la consapevolezza di essere un tuo strumento! Sono 168 anni che vivo questo incubo costantemente.
Asharam: Tu mi appartieni. I tuoi pensieri, i tuoi gesti, le tue labbra mi appartengono. Adesso. Levati. Di. Torno – Con uno schiaffo la spostò via dal suo campo d'azione. - Derek sei la mia prossima fonte di vita. Non puoi scappare
Ero riuscito a fare il giro delle mure ma, inciampai in qualcosa.
Il dolore al fianco diventava più forte e non riuscii a rialzarmi in tempo per poter trovare un riparo di emergenza. I miei occhi cercavano disperatamente un qualsiasi oggetto, pietra o bastone per cercare di sferrare un attacco.
Intorno a me avevo solamente dei cespugli e delle vecchie statue di antichi cavalieri.
Ashram era vicino e stava farfugliando qualche incantesimo in un'antica lingua che non avevo mai sentito.
La paura stava prendendo possesso del mio corpo ma, in quel momento qualcosa colpì la mia attenzione. Un oggetto luminoso e dall'aria pericolosa era a una manciata di centimetri dalla mia mano. Prima che potessi raggiungerlo vidi mi accorsi che il mago aveva terminato il suo incantesimo ed era pronto a scagliarlo a tutta potenza verso la mia direzione.
Ashram: Adesso. Muori e dona la tua essenza vitale a me! Oh magia nera, fai addormentare per sempre questo umano e trasferisci la sua vita a me! A me che sono l'unico che merita di vivere! ORA!
Di nuovo quell'incantesimo. Il mio volto si bagnò dalle mie lacrime.
Lacrime che testimoniavano il dolore che stavo provando in quell'istante.
Margaret era d'avanti a me. Aveva disteso le sue mani e stava usando il suo corpo come scudo. Prima che quel maleficio la raggiungesse lei si voltò verso di me sorridendo. “Scusami” . Questa era l'ultima parola che aveva pronunciato prima di cadere a terra.
Lacrime e ancora lacrime.
Derek: cos'hai fatto? Perché?
Ashram: Stupida di una vampira! Hai preferito salvare la vita a questo moccioso che nemmeno conosci.
Ero riuscito a prendere tutto il coraggio che potessi avere in quel momento. Ormai avevo afferrato la spada e la tenevo stretta nella mia mano. Ashram era ancora distratto dal gesto che Margaret aveva compiuto. Ho approfittato dell'occasione per alzarmi. La mia mano stringeva il mio fianco dolorante, i miei occhi erano offuscati dalle lacrime, dall'odio e dalla tristezza. Li chiusi infine e con uno scatto mi alzai da terra.
Un rumore di gocce si faceva forte e un odore di sangue si stava mischiando a quella che era una pioggia estiva.
I miei occhi si aprirono. Avevo trafitto Ashram.
Ashram: E così un moccioso ha provato ad uccidermi.
Derek: Questo è per tutto il male che hai fatto. Questo è anche per Margaret.
Ashram: - Avvicinandosi all'orecchio di Derek – Spero che la mia maledizione riesca a raggiun....
Il suo corpo stava scomparendo. Buttai la spada e dolorante raggiunsi Margaret.
Presi il suo corpo fra le mie braccia. Le mie lacrime si stavano mischiando alla pioggia.
Derek: Margaret, ti prego resisti! Ti porterò a casa e chiamerò un dottore ma, ti scongiuro resisti.
Il corpo della ragazza non sembrava volesse dare segni di vita. La strinsi più forte al mio petto cosciente del fatto che ormai era troppo tardi.
Derek: Margaret ti prego, dimmi che sei viva.
Margaret: -Con un filo di voce- Ti prego, lasciami qui. Non voglio andare da nessuna parte. E' questa la mia casa. Qui è iniziato tutto e... voglio che termini qui.
Derek: Tu odi questo posto, devi vivere! Devi continuare a vivere! Andremo via da qui. Per favore resisti
Margaret: Lasciami qui.... Questo è il mio pegno per la mia maledizione. Questa è la tua ricompensa.
Sentimenti che bruciavano intensamente . Sentimenti che lottavano fra di loro per scoprire chi di loro avrebbe avuto la meglio sull'altro.
Alla fine il cuore e la mente decisero insieme che esprimere l'ultimo desiderio di quella ragazza aveva la priorità.
Il suo corpo era così leggero e la sua bellezza era rimasta intatta tutto il tempo.
Stava di nuovo piovendo ed io mi ritrovavo a camminare di nuovo con lei in braccio.
Questo era probabilmente un addio.. -
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La Maledizione del Vampiro – Capitolo Finale.
Era giunto, ormai, Dicembre.
Il freddo si stava facendo sentire e tutto era circondato dalla neve: case, prati e le montagne che ornavano MonteVista erano ricoperte di questo strato bianco e soffice.
Il ricordo di tutto quello che era aveva fatto Margaret sembrava essere scomparso sotto quella neve. Lei mi ha spedito nell'inferno ma, il suo ultimo gesto mi ha lasciato una gioia inconfondibile seguita da un'incolmabile tristezza dovuta alla sua perdita
Non ho avuto più sue notizie, il suo volto non l'ho più visto da nessuna parte. Adesso sono qui a domandarmi cos'è che ancora ci faccio in questo posto. Mia madre è morta, io ho smesso ufficialmente di lavorare a Margaret , anche lei è sparita.
Credo che non ci sia più nulla a trattenermi in questo posto.
Io... io sono totalmente spaesato ed estraneo a questo luogo. Eppure sento che qualcosa deve ancora accadere.
Mentre pensavo a tutto questo, non mi accorsi che il mio sguardo si posò in una direzione diversa. Anche le mie gambe infine si diressero in quel punto. C'era qualcosa che mi attirava da quella parte. Tutto sembrava fin troppo familiare.... Le lacrime iniziarono a scendere giù dai miei occhi, attraversando così le mie guance .
Derek : Cosa ci fai qui?
?: Di cosa Parla? Lei chi è?
Derek : impossibile.. Non puoi aver scordato tutto!
?: Io non ti conosco e non so a cosa si riferisce ma... Il suo profumo.. C'è qualcosa di familiare in lei.... Per caso sa chi sono??
Derek : Margaret! Sono io Derek! Non puoi aver scordato cos'è successo!
Margaret: Derek?? Sei proprio tu?
Derek : Si sono proprio io! - Il mio corpo era in fomento, il mio cuore scoppiava di gioia. Incoscientemente la presi facendola alzare dalla panchina e la baciai. Il mio corpo ed il mio cuore volevano solamente Lei .
Derek: Vieni con me . Ti offro qualcosa di caldo... Scusa se sono stato impulsivo..
A casa di Derek
Derek : Margaret quindi sei tornata umana? La tua maledizione è svanita del tutto?
Margaret : A quanto pare si. Dopo la scomparsa di Ashram, la maledizione che avevo subito in questi anni piano piano stava svanendo. La mia pelle assumeva giorno dopo giorno un colorito sempre più roseo. Il problema erano i ricordi. Non sapevo perché mi trovassi in quel luogo pieno di rovine.
Derek : Dove sei stata sino ad ora?
Margaret : Ho girato per il paese sino a quando non mi son imbattuta in una vecchia signora che mi ha sfamata e vestita.
Derek : Mi avevi dimenticato?
Margaret : Non proprio. Sapevo che c'era qualcuno che dovevo vedere assolutamente ma, il tuo volto era offuscato nei miei ricordi.
Derek : Adesso invece, riesci a riconoscermi?? - Ero impaziente di avere una risposta positiva..
Margaret : Si. Adesso ti riconosco.
Derek :Sono felice di ciò! Margaret ascoltami adesso. Ora che ti ho ritrovato c'è qualcosa che ti volevo assolutamente dire. Ricordi durante la mattina del quarto giorno? Eravamo io e te fuori in balcone. Te stavi guardando l'orizzonte come se cercavi una via di uscita da questo posto. Non ho mai scordato il tuo sguardo. Non ho mai dimenticato la tristezza che provavi in quell'istante. Io ho solamente te in questo momento, mi sei rimasta solamente tu. Non ho altri motivi per rimanere in questo posto; quindi se vuoi, vieni via con me!
Margaret : Cosa? Sei proprio sicuro che vuoi andar via con me?
Derek : Entrambi ricominceremo da capo, una vita nuova in un posto nuovo! Non più circondato da queste mura....
Margaret : Io non merito questo trattamento. Probabilmente non merito nemmeno di essere in questa casa adesso.
Derek : Fidati di me e non preoccuparti. Io non porto rancore nei tuoi confronti. Quindi vieni con me
Il giorno dopo i due si erano imbarcati nella prima nave che li avrebbe portati via da quel posto, troppo triste per entrambi
Derek : Ti senti bene?
Margaret : Si sto bene. E' solo che non merito tutto questo. Ho ucciso tua madre ed ho macchiato la mia intera esistenza di sangue. Non ho fatto altro che rovinare la vita di tutti ed infine anche la tua...
Derek : Non eri tu ad agire. O meglio , la Margaret vera non l'avrebbe mai fatto. Era Ashram che ti controllava . Non hai nessuna colpa. Vieni – prendendola per mano – Guarda con i tuoi occhi cosa ti attende . Hai nuove cose da vedere ed altre da fare. Ricomincia da capo con Me.
Margaret : Grazie... Farò in modo di essere una persona migliore di quella che ero. Grazie Derek. Io … sono felice di essere qui con te .
Derek: Questo è il premio per aver spezzato la tua Maledizione.
La maledizione del Vampiro - Fine.
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