Stralci di una vita[Conclusa]

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  1. m13
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    ***Stralci di una vita***
    -Prologo-


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    Salve a tutti,mi chiamo Albert Thompson,ho vent’anni e sono nato e cresciuto qui a Sunset Valley con i miei genitori,Mio padre Adrian
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    Ha 75 anni,è un uomo magro,e ha una bella barba castana e una calvizie incipiente,ha sempre amato me e mia madre e non ci ha mai fatto mancare niente,e ora si gode la sua pensione da gran uomo d’affari che è stato.
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    Questa è mia madre lilyan,ha 73,le somiglio molto,è alta bionda ed è una signora composta,gentile e affidabile...
    Driiiiiin...Driiiiiiiiiiin
    Albert:Pronto?Si come dice?Ah ho capito,domani alle 13 d'accordo...a domani!
    L'agenzia immobiliare,questa è la quinta volta che mi chiama!Continua la ricerca di un appartamento tutto mio...perchè?Per sviluppare la mia abilità con la chitarra,la mia passione,in una casa tutta mia.
    Forse può sembrare un pò triste lasciare i miei,ma infondo stò traslocando nella stessa città e sicuramente non mi scorderò di loro,ci saranno sempre per me,anche ora che stò aprendo un nuovo capitolo della mia vita.
    SPOILER (click to view)
    che ne pensate?continuo?


    Edited by m13 - 17/11/2010, 15:38
     
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  2. m13
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    Cap.1-Tutto e subito-
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    Ero spaesato. Finalmente avevo trovato un posto tutto mio,una casetta modesta ma essenziale,suonavo la chitarra e con le misere mance tiravo avanti. Ma per quanto tempo avrei resistito?Tutto era sembrato magnifico all’inizio ma ora il senso di euforia stava svanendo come una doccia fredda che mi riportava alla realtà dei fatti,mi ero fatto carico di tante responsabilità,forse ingenuamente,e ora dovevo affrontare i problemi quotidiani. Il primo mese sembrò filare tutto liscio,ma ora,le bollette cominciavano a pesare e non volevo assolutamente chiedere una mano ai miei,dovevo e volevo dimostrargli di sapermela cavare da solo e volevo costruirmi una vita tutta mia,ora che avevo finalmente conquistato una mia indipendenza …
    Fissavo la mia casa con orgoglio,era perfetta per me,ma l’effetto era guastato dal fatto che,per quanto mi sforzassi di ammetterlo,non potevo permettermela… un giorno,durante le mie passeggiate per la città mi ritrovai al lido dove andavo spesso a guardare il mare…e poi…
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    Il sole si spense,l’acqua cristallina divenne la più putrida che si possa immaginare,la sabbia dorata diventò nera come catrame.Davanti a me vedevo solo lei,la ragazza che si avvicinava a me era quanto di più bello esista al mondo.
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    Aveva i capelli castani,non troppo lunghi,un fisico mozzafiato e due occhi che tendevano al viola…non sapevo cosa mi stesse succedendo ma capì che forse era quello il famoso colpo di fulmine…
    Cominciammo a parlare del più e del meno,non vedevo il mio volto ma nei suoi occhi traspariva una luce che mi fece pensare che forse anche lei provava le stesse cose…
    Parlammo a lungo per tutto il pomeriggio e alla fine qualcosa di inaspettato accadde.
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    Ci baciammo,tutti e due avevamo capito che quello che c’era tra noi era qualcosa di speciale e cominciammo a frequentarci…
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    Col passare delle settimane scoprì che Elisabeth,si era appena trasferita a Sunset con la sua famiglia.
    Mi presentò sua madre Krisha
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    Una donna coraggiosa che aveva avuto una vita difficile e questo l’aveva temprata.
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    E sua zia,gemella di Krisha,Merian.
    Questa era la sua famiglia,suo padre era moto quando aveva sette anni e Krisha e Merian l’avevano allevata da sole e avevano fatto da madre e da padre ad Elisabeth.
    Avevano trovato un piccolo appartamento che si affacciava sul mare,uno dei quartieri migliori di Sunset e vivevano grazie alle pensioni delle due donne.Elisabeth trovò lavoro nel campo culinario e cominciò a studiare cucina per migliorare il suo rendimento e ampliare la sua carriera.
    La nostra relazione andava avanti ormai da sei mesi e nelle ultime settimane Elisabeth passava più tempo a casa mia che a casa sua…una sera decisi di parlarle e salire un altro gradino della nostra relazione …
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    Il sole illuminava il giardino con i suoi raggi,ma sul mio portico,la brezza leggera che scompigliava i nostri capelli era piacevole … cominciammo a parlare e io raccolsi tutto il coraggio e mi inginocchiai,ero paralizzato dalla paura del rifiuto perché avrebbe spento la felicità degli ultimi mesi …
    Albert<<elis…. Elisabeth io…io ho pensato a noi due ultimamente e ho capito che voglio che la nostra relazione continui…continui per sempre, e sono qui a chiederti se vuoi condividere con me il resto della tua vita>>
    Elisabeth<<anche se ci provo,non riesco ad immaginare cosa sarebbe successo se non fossi andata al lido quel giorno… li ho incontrato te e ora sento il bisogno di avere una famiglia tutta mia e la mia famiglia sei tu
    Quindi la mia risposta è si Albert Thompson, voglio condividere con te il resto della mia vita>>.
    Cominciarono i preparativi.Sapevamo che la nostra situazione economica non era delle migliori ma decidemmo comunque di andare avanti…
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    Comprammo un tappeto rosso,grazie all’aiuto dei nostri genitori,qualche palloncino e poltrona,un tavolo per il buffet e tanti fiori blu furono sparsi dappertutto…decisi che la cerimonia si sarebbe svolta al tramonto,per dare un tocco suggestivo al matrimonio anche se il tutto era modesto…
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    E il momento arrivò…nel giardino di quella che sarebbe diventata la nostra casa diventammo marito e moglie,il momento più bello della mia vita.
    Da qual momento si apriva una nuova fase della mia vita che avrei condiviso con la mia metà.
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    Come regalo di nozze i nostri genitori ci regalarono un nuovo salotto
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    La nostra casa stava prendendo forma ormai…
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    Io continuavo a suonare mentre Elisabeth trascorreva le sue giornate a studiare le abilità culinarie,dalle minestre alla carne e il pesce!Stava china sui libri delle ore,nella sala da pranzo e niente la distoglieva dallo studio,io invece mi chiudevo a chiave nella piccola stanza dove avevo la chitarra e strimpellavo all’infinito esasperando Elisabeth…
    Intanto,un giorno ci preparammo per accompagnare Krisha all’ospedale per una visita di routine e Elisabeth decise di sottoporsi anche lei alla visita.
    Gli esiti di Krisha erano fortunatamente positivi,anche quelli di Elisabeth tutto sommato…solo un paio di mesi dopo il quadro della situazione risultò più chiaro …
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    Durante una festa a casa nostra con i nostri cari decidemmo di fare il fatidico annuncio,Elisabeth era incinta
    E presto saremmo diventati genitori…
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    Grazie a qualche risparmio comprammo una nursery per il nascituro che posizionammo nella camera dove solitamente suonavo.
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    Tutto era pronto,era un periodo di constante attesa perché da un momento all’altro sarebbe arrivato il nostro bambino così quando si ruppero le acque,tra lo spavento generale ci preparammo ad accogliere nostro figlio
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    Arrivò Timoty,il frutto del nostro legame
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    E io promisi a me stesso che non gli avrei mai fatto mancare niente
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    ...continua...che ne pensate?



    Edited by m13 - 2/11/2010, 17:31
     
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  3. .:Goldie:.
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    E' proprio bella,scrivi davvero bene!
     
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  4. ~*Cipi Cipi*~
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    CITAZIONE (.:Goldie:. @ 2/11/2010, 20:18) 
    E' proprio bella,scrivi davvero bene!

    Quoto! Continua presto ^^
     
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  5. m13
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    grazie :D allora entro domani mattina dovrei mettere il secondo capitolo "Arrivi e partenze"
    ancora grazie!
     
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  6. m13
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    Ecco il secondo aggiornamento! :woot:
    Cap.2-Arrivi e partenze-
    Con l’arrivo di Timoty,la nostra vita cambiò radicalmente.
    Quando si diventa genitori,la tua vita ruota attorno ai tuoi figli e le tue priorità svaniscono…
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    Abbandonai così la chitarra e grazie a mio padre ottenni un posto come funzionario nell’azienda dove un tempo lavorava lui.
    Elisabeth invece continuava a studiare cucina,stava ore sulla poltrona nella stanza di Timoty,vigile e attenta al piccolo e riusciva a far coincidere perfettamente le due cose.
    I momenti da passare con lei si fecero sempre più rari poiché eravamo concentrati sul piccolo che già si faceva sentire quando aveva bisogno di qualcosa…
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    Quei pochi momenti rubati alla quotidianità erano bellissimi e ci permettevano di evadere dai problemi che la vita ci stava ponendo davanti…anche se avevo ottenuto un lavoro,le cose non migliorarono affatto,anzi,la nostra situazione economica peggiorò ulteriormente
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    Quando poi i continui malesseri,risultarono una seconda gravidanza in corso,la situazione divenne tragica.
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    Elisabeth era comunque ottimista e continuava a ripetermi che ce l’avremmo fatta…era al settimo cielo e corse a riferirlo a Krisha e Merian…
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    Loro furono entusiaste della notizia e si dimostrarono affidabili per qualunque problema avessimo avuto.
    Timoty aveva solo tre mesi e già avrebbe avuto un fratellino o una sorellina,tutto stava succedendo troppo in fretta e le preoccupazioni si facevano sentire…i mesi scivolarono via come l’olio e arrivò il nostro secondogenito Jack
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    Ormai eravamo in quattro,e avevamo creato una famiglia felice…
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    Tra gli studi di Elisabeth e il mio lavoro,il tempo prese a scorrere in modo incredibile…a volte uscivamo in giardino a fissare il mare e pensavamo a quanto era successo nell’ultimo anno…poi un giorno cominciammo a preparare il necessario per la festa di compleanno di timoty,i suoi due anni!
    Era un momento particolare perché saremmo diventati insegnanti di vita per lui…
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    La festa ebbe un discreto successo e Timoty,ormai cresciuto attendeva impaziente i nostri insegnamenti
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    Decidemmo che fosse Elisabeth ad occuparsi della sua crescita,non ero geloso,sapevo che sarebbe arrivato il mio turno con Jack,così le giornate trascorrevano mentre Elisabeth insegnava al piccolo a camminare,usare il vasino e pronunciare le sue prime paroline…io invece mi occupavo del piccolo Jack e della casa per quanto fosse possibile
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    Eravamo felici…i nostri piccoli crescevano sani ma io portavo un peso enorme nel cuore…sapevo che dovevo parlarne con qualcuno e non con Elisabeth,non volevo sciupare la sua felicità…
    Così parlai con mio padre,unico punto di riferimento che sapevo,mi avrebbe ascoltato e non giudicato…
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    Spiattellai tutto,gli dissi che mi sentivo sconfitto,esausto,il mio lavoro era misero e la mia carriera non mi appagava,gli dissi che amavo davvero Elisabeth e che ero felice dei miei figli ma non potevo garantire una vita felice poiché la mia situazione economica era precaria.
    Non una ruga si mosse sul suo viso provato da una vita lunga e difficile,mi disse che,seppur aveva avuto solo un figlio,non era stato facile allevarmi e lui e mia madre avevano dovuto far fronte ad innumerevoli sacrifici,mi disse che dovevo rimboccarmi le maniche e sbattere la testa più e più volte se volevo arrivare al mio obbiettivo.Capì che la situazione era molto delicata così mi propose di vendere la mia casa e trasferirmi da lui,io rifiutai non volevo essere invadente ma in realtà,quello che mi faceva rifiutare era il senso di sconfitta,ero riuscito a vivere la mia indipendenza per soli due anni e stavo per tornare indietro,il solito ragazzo che ha bisogno dei suoi genitori per vivere,non potevo accettarlo…voltai lo sguardo dall’uomo che mi offriva il suo aiuto e i miei occhi caddero sui miei figli…una lacrima scese lungo il mio viso,ero un fallito,ma non sarei mai stato un cattivo padre…
    Decidemmo così di vendere anche casa nostra e trasferirci con i miei in un nuovo appartamento più grande…
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    Qui avremmo cominciato un nuovo capitolo della nostra vita…dovevo rimboccarmi le maniche e stringere i denti ma tutto questo,fatto per amore,era l’unico barlume di speranza che mi faceva andare avanti…
    Continua……
    Che ne pensate???

     
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  7. *Simmy*
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    Wow, scrivi davvero bene, continua, continua! (:
     
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  8. m13
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    grazie! :P allora aggiorno subito col 3° capitolo!
    Cap.3-Voglia di vita-
    La nuova casa era a mio parere perfetta,aveva due camere da letto matrimoniali,una per noi e una per i miei,le cose stavano pian piano andando meglio,grazie alle pensioni devi miei riuscivamo a cavarcela
    Organizzammo il compleanno di Jack,i suoi due anni
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    Il mio desiderio fu esaudito e mi occupai della crescita del piccolo Jack,come Timoty,anche lui somigliava moltissimo a Elisabeth,aveva i capelli castani e due occhi,azzurri,l’unica cosa che aveva ereditato da me!
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    Fu un’emozione indescrivibile veder parlare il piccolo Jack
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    Fare i suoi primi passi poi mi fece capireche quel pizzico di gelosia che avevo avuto per Elisabeth e Timoty era del tutto legittimo
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    Fummo davvero fortunati,Timoty e Jack andavano davvero d’accordo e giocavano insieme nella loro camera…tutto aveva preso una piega positiva finalmente!
    Trascorsero alcuni anni,i nostri figli crescevano e io ed Elisabeth avevamo scoperto di essere dei genitori esemplari anche se qualche volta l’aiuto di nonna Lilyan era indispensabile!
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    Tra l’entusiasmo generale,l’ottimismo conquistato diede dei frutti…
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    Un altro bambino era in arrivo!Il terzogenito arrivava dopo qualche anno e l’aspettavamo con impazienza …
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    Annunciammo l’arrivo di un altro bimbo durante una festicciola a casa…tutti noi eravamo al settimo cielo!
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    Finalmente dopo alcuni mesi arrivò Digory!Eravamo davvero molto felici anche se avremmo preferito una bambina,Elisabeth oramai aveva quattro maschietti in famiglia e le sarebbe piaciuto avere una figlia femmina…
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    Tutto andava a gonfie vele…avevamo deciso di non avere altri figli…tre erano perfetti,tre maschietti che ora dovevamo allevare e fargli scoprire il mondo attorno a loro…
    Poi un giorno,Elisabeth ricevette un’inaspettata telefonata
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    Era Krisha.
    Era giunto il momento per lei di rivelare un segreto che portava dentro da molti mesi
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    Aveva conosciuto circa otto mesi prima Iqbal e si erano innamorati,mentre raccontava tutto ad Elisabeth la sua voce tremava…temeva un giudizio negativo dalla figlia e non voleva farle credere di aver scordato suo padre,ma Elisabeth si dimostrò tutt’altro che dispiaciuta dicendo a sua madre che l’aveva resa davvero felice di questa notizia e che sperava che evesse una vita felice con Iqbal
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    Dopo le parole di Elisabeth,Krisha,sollevata propose a Iqbal di sposarla,lui accettò e organizzarono la cerimonia
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    Si sarebbe svolta nel giardino di casa,Krisha superò se stessa con le decorazioni
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    Elisabeth non aveva mai visto il giardino di casa sua così curato.
    Cerano grandi cespugli di ortensie dorate come il più caldo raggio del sole,un tappeto rosso e lampioni che diffondevano una luce tenue,un tavolo da buffet rivestito da un telo azzurro come il mare che si vedeva dalla casa e comode sedie candide
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    I due si scambiarono le promesse col favore delle tenebre tra i festeggiamenti generali…
    Quella situazione aprì gli occhi a Elisabeth e Albert…l’aria era elettrizzante e carica di energia positiva,era arrivato il momento di fare qualche cambiamento nella loro vita…
    Continua…
    Che ne pensate?
     
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  9. Mr.Croft
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    Davvero bella complimenti!! ^^
     
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  10. m13
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    grazie! sono rimasto contento da alcuni imprevisti come il fidanzamento tra Krisha e Iqbal...io gli ho solo fatti sposare!comunque sia vi ringrazio,stò già "montando" il quarto capitolo "per sempre"
    spero di postarlo stasera stesso(non voglio fare promesse)o comunque sia al massimo domani mattina....vediamo!:)
     
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  11. .:Goldie:.
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    Scrivi davvero bene,sono impaziente di leggere il nuovo capitolo ^^
     
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  12. m13
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    ho mantenuto fede alla promessa! ^_^
    ecco il quarto capitolo
    Cap.4 –Per sempre-
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    Tornammo dal matrimonio felici,Elisabeth restò ad ammirare allo specchio il suo nuovo look e decise di tenerselo!
    Per quanto riguarda me invece,avevo preso una decisione importante
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    Gironzolando per la rete spulciai le offerte di lavoro a Sunset e i miei occhi si concentrarono sulle domande che riguardavano l’assunzione nello stabilimento dei vigili del fuoco…nella settimana successiva,lasciai definitivamente la carriera degli affari ed entrai a far parte dei vigili del fuoco.
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    Vedere il camion rosso fiammante era eccitante,sapevo che era un lavoro impegnativo e movimentato,inoltre mi dava la possibilità di aiutare il prossimo!
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    Scoprì di essere portato per questo lavoro…dopo la titubanza iniziale,cominciai ad ingranare e sviluppare le mie doti atletiche,osservato e incoraggiato da Elisabeth image
    Anche se il nuovo lavoro portava via gran parte della mia giornata riuscì a godermi i momenti belli con la mia famiglia come il compleanno di Timoty
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    E vederlo prendere l’autobus il primo giorno di scuola…
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    E il compleanno di Digory,che aveva compiuto due anni.
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    Fu mia madre ad insegnargli a camminare e parlare…
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    Giocavano per delle ore tutti insieme ed era una gioia per i nostri occhi vederli crescere
    Riuscì a supportare anche Elisabeth nella sua quarta gravidanza
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    Già non riuscimmo a mantenere la nostra promessa!Una nuova vita cresceva tra noi e tutti speravano finalmente nella femminuccia!Non fummo fortunati neanche stavolta!Nacque Kevin il nostro quarto maschietto…
    Poi un giorno,la giovinezza abbandonò definitivamente i miei genitori cadendo come la più bella foglia in autunno…erano ormai anziani e covevamo cominciare a prenderci cura di loro
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    Mia madre cominciò ad accusare svariati dolori
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    Io la fissavo,preoccupato,aspettandomi il peggio,perché la visione eterea che mi ero fatto su di loro aveva lasciato il posto ad una consapevole visione della realtà.
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    Un tragico giorno mentre ero a lavoro,mio padre prese un’iniziativa che risultò fatale…cercando di aggiustare lo stereo del salotto,una fortissima scarica elettrica lo strappò alla vita
    Stava a terra accasciato,come un neonato e mentre le lacrime sgorgavano dai nostri visi ci rendemmo conto di essere impotenti di fronte alla morte…
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    Furono dei momenti difficili…
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    Tutti noi fummo colti alla sprovvista e dal terrore
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    Posizionammo la sua lapide nel giardino tra morbidi fiori azzurri,ma questo non alleviò il nostro dolore…
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    Solo mia madre sembrava in qualche modo consolata,i suoi occhi brillavano di una maturità che a noi era sconosciuta…
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    Sapeva che mio padre vegliava su di lei e lei l’avrebbe raggiunto presto…
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    Durante la festa di “doppio compleanno” di Jack e Kevin,mia madre dedicò tutto il suo tempo all’educazione di Kevin,i suoi passi e le sue prime parole…
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    Il piccolo,era l’unico che mi somigliava,aveva i capelli color dell’oro come i miei e gli stessi occhi…
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    Una sera,mia madre era intenta ad ammirare Digory e Kevin giocare,nulla poteva distogliere il suo sguardo
    Da quella beata visione…consapevole forse che quella sarebbe stata l’ultima cosa che avrebbe visto
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    Così Lilyan Thompson lasciò il mondo terreno,felice di raggiungere il suo adrian e lasciando una ferita ancora maggiore nel nostro cuore…
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    I miei si erano ricongiunti e qualcosa venne strappato con forza dal mio petto.
    Ora la vita avrebbe messo me e la mia famiglia a dura prova…
    Solo di una cosa ero sicuro,i miei genitori mi avrebbero protetto….per sempre.
    Continua……che ne pensate???
     
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  13. .:Goldie:.
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    Bellissima! Poveri nonni... e che carino il quarto! E' troppo adorabile! ^^ Continua!
     
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  14. m13
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    grazie,posterò prima possibile stò già montando il 5 capitolo "il punto di riferimento"
     
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  15. m13
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    Cap.5-Il punto di riferimento
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    Una settimana dopo il funerale di mia madre,nella cassetta della posta trovai una strana lettera ,il mittente era la società d’affari dove avevo lavorato,e la stessa dove aveva lavorato mio padre,scoprì che mio padre aveva un conto aperto presso quella società e che i ritardati pagamenti avevano portato ad una grossa somma da pagare,ma visto l’impossibilità economica della famiglia,il tutto era sfociato nel pignoramento dei nostri beni immobili… la nostra casa.
    Furono giorni movimentati e difficili. Dopo una settimana passata a casa di Krisha e Iqbal,finalment trovammo un posticino tutto nostro.
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    Era abominevole.
    La “casa”se così si poteva chiamare si trovava in uno dei quartieri peggiori della città,era circondata da fitti alberi morenti e tutt’attorno cerano degli squallidi laghetti dove anche il più piccolo pesce rosso avrebbe volentieri fatto le valige per non viverci.L’interno era indescrivibile
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    Nel piano inferiore c’era un’unica stanza che faceva da salotto e cucina,mentre al piano superiore c’era un piccolo bagno e una sala con due letti singoli…sarebbe stata dura ma con impegno l’avremmo resa abitabile…
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    Con i primi guadagni comprammo le camere da letto,un bagno decente e ampliammo un po’ la casa
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    Tutto questo seppur positivo,non riusciva a rendermi felice,non colmava il vuoto dentro di me,vedevo tutto nero,un lungo tunnel senza vie d’uscita.
    Non avevo nessun appiglio stavolta,non ci sarebbe più stato mio padre a darmi una mano…
    Un giorno,mentre passeggiavo per la città riuscendo a lasciare un attimo il clima oppressivo della mia casa,
    decisi di andare a trovare un vecchio collega e amico di mio padre
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    Edward Lorence,che viveva in un piccolo appartamento vicino a casa di Krisha e Iqbal…
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    Vidi uscire una ragazza che aveva più o meno la mia stessa età,scoprì che si chiamava Wandy,era la figlia di Edward.
    Cominciammo a parlare e sempre più sentivo dentro di me qualcosa di famigliare e forse dimenticato…
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    Lei era alta,bionda e bella…e tutta la frustrazione dell’ultimo periodo esplose!Non capivo più nulla,non sapevo che fare della mia vita…
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    Alla fina la baciai.
    Ero spaesato,confuso,contaminato…non l’avrei più vista,dovevo tornare in me…dovevo dimenticare…
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    Tornai a casa e baciai Elisabeth come non l’avevo mai baciata…ma non alleviò il mio senso di colpa…avevo commesso una sciocchezza…
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    Poi tre giorni dopo il fatto,stavo solo in salotto,non c’era nessuno in casa…la confusione degli ultimi giorni prese il sopravvento…chiamai Wandy e la invitai a casa,dovevamo parlare,chiarire…
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    E lei arrivò,bella come il sole….cominciammo a chiarire,lei era consapevole che avevo una famiglia e mi capiva…capiva cosa provavo…mi tranquillizzò…ci baciammo di nuovo
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    Nessuno avrebbe potuto sentire i suoi passi…qualcuno ci stava osservando e nell’intero universo,era l’ultima persona che avrei voluto vedere
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    Dopo la sfuriata iniziale,il viso di Elisabeth si rilassò,le rughe dell’ira sparirono e lasciarono il posto a una maschera gelida nel suo viso,i suoi occhi si ridussero come diamanti di ghiaccio,non c’era dolore sul suo viso ma nemmeno la più misera briciola di pietà,capì immediatamente quello che avrebbe detto,sapevo quello che avevo fatto e mi preparavo a subirne le conseguenze…
    ....continua....che ne pensate????

     
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50 replies since 1/11/2010, 20:29   984 views
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