La figlia del Diavolo

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  1. BunnyBenny
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    Ok... ecco la mia "prima" storia, dato che l'altra ho deciso di non concluderla... però, cari lettori, vi prometto che questa, anche se non mi quadrerà, la continuerò ^_^

    La figlia del Diavolo - Prologo
    Tanto tempo fa, in un regno molto molto lontano, viveva una famiglia molto particolare, formata da madre, padre e due figlie... La madre era una ninfa bellissima, Dafne, mentre il padre era il Diavolo, Lucifero, la bimba più piccola si chiamava June ed era tutta sua madre: altruista, buona, gentile e con gli stessi occhi... cambiava solo il colore dei capelli del padre. La più grande, ormai adulta e immortale (caratteristica ereditata dai genitori in cui, una volta diventati adulti, si diventa immortali) fu chiamata Hoara e in lei vi erano due caratteristiche principali: pura bellezza con tanta malvagità, infatti assomigliava in tutto e per tutto al padre, tranne sempre il colore dei capelli...



    "Figlia mia, tu hai il dono di maledire qualsiasi persona col tuo solo sguardo... ma usa questo potere con parsimonia, poichè sarà la tua rovina... Però il tuo destino è già stato scritto e non possiamo modificarlo...

     
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  2. BunnyBenny
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    Capitolo 1



    Facciamo un passo indietro al 20° compleanno di Hoara…
    Tutti tranne Hoara: Augurii!!
    Hoara: Grazie! :oh:
    Lucifero: Questo è il regalo da parte di tutta la famiglia… sappiamo che ti piacerà!
    Dafne: Anche se a me non piace…
    June: Nemmeno a me!



    La spada… la prima spada di Hoara e l’unica nella sua vita… quella che l’avrebbe accompagnata in ogni momento… nascosta chissà dove, lei se la sarebbe portata sempre con sé. I suoi occhi rossi si illuminarono di una gioia mai provata prima ed esprimevano tutta la felicità di quel momento.
    Hoara: N-non ci credo!! Grazie! Graziee!!



    Lei corse subito ad esercitarsi, mentre i genitori rimasero a guardarla e June tornò in camera sua per parlare con le amiche dell’accaduto… lei riferiva tutto (e lo fa ancora!)!
    Lucifero: Finalmente… è da tanto che aspettavo questo momento!
    Dafne: Lascia che il suo destino le venga incontro… non lo anticipare!
    Lucifero: Beh, il tanto atteso 20° compleanno è arrivato e insieme anche lo scopo della sua vita.
    Dafne: E’ vero, ma lascia che ci parli io.
    In realtà, Hoara li aveva sentiti ed era curiosa di sapere di cosa si trattava. Il padre le aveva più volte parlato del suo futuro, ma non ci aveva capito molto, essendo piccola. Diceva che era speciale, lo scopo della sua vita era dare inizio a una nuova era quando lui sarebbe scomparso, anche se era immortale, nessuno vive per sempre e così anche lui prima o poi sarebbe arrivato alla fine della corsa…



    Dafne: Hoara… devi sapere che ora devi prestare molta attenzione a ciò che ti capiterà, poiché stai iniziando veramente una nuova vita…
    Hoara: Si lo so, mamma, devo iniziare a lavorare…
    Dafne: Non è quello il punto…
    Hoara: Ah si? E qual è allora?
    Dafne: Non lo so, nessuno conosce il futuro… ti raccomando soltanto di prestare attenzione.
    Hoara sapeva benissimo che non era del tutto vero. Sennò come faceva il padre a dirle tutte quelle cose quand’era piccola? Decise di saperne di più… iniziando a confrontarsi con altre persone, dato che i suoi genitori non gliel’avevano mai permesso. E così il giorno dopo andò in piscina, dove incontrò molta gente. Questi la guardavano in modo strano… la riconoscevano, i suoi occhi erano unici... un marchio che indicava lei e suo padre… alcuni li riconobbe pure lei: ex compagni di scuola. Ne prese uno a caso e ci parlò.



    Hoara: Don? Sei tu? Non mi riconosci?! Sono Hoara, una tua compagna delle superiori!
    Don: Si, certo che ti riconosco…
    Hoara: Ah °_° . Come stai?
    Don: Bene…
    Hoara: Ti volevo chiedere alcune cose… ti hanno mai detto qualcosa sulla mia famiglia?
    Don: Certo! Ahahahahahah!
    Hoara si chiedeva come mai ridesse… si guardò attorno e vide che tutti i presenti ridevano… una grande rabbia le invase il cervello… così… iniziò a levitare nell’aria… distrusse l'edificio... creò un piccolo tornado attorno a sé… i suoi occhi sembravano delle lucette rosse… tutti erano impauriti… alcuni fuggivano… ma Don rimase lì, a osservare la scena… poi Hoara riprese a parlare.
    Hoara: E con questo che intendi dire?! Perché ridi?! Perché ridete TUTTI?! Dove andate… credete davvero che vi lascerò andare così?! Vi sbagliate… E ORA RIDO IO!!!! AHAHAHAHAHAHAAHAHAHAH
    A questo punto dagli occhi di Hoara partì un fascio di luce rossa che investì tutti quanti… ma non accadde nulla, tranne che Hoara svenne e cadde al suolo… gli altri ne approfittarono per fuggire… Quando la ragazza si riprese era ormai notte, ma si ricordava tutto dell’accaduto… ma non capiva perché l’aveva fatto: non era stato un atto volontario. Comunque si alzò e si affrettò a tornare a casa. Quando arrivò, la prima persona che vide era June…



    Hoara: June! Che ti è successo?
    June: Non lo so... quando son tornata da scuola avevo dolori alla schiena... mi son fatta una doccia e mi son guardata allo specchio... ed ero così!
    Intanto arrivarono Lucifero e Dafne.
    Dafne: :oh: June!! Eccolo il carattere recessivo! Ooooh, la mia razza non è estinta
    Lucifero: Nemmeno la mia ;) ... *Guarda Hoara*
    Hoara accese la TV e guardò il telegiornale coi genitori (mentre June era al telefono -_- )
    e videro un servizio che faceva vedere le macerie dell'edificio... e Dafne e il Diavolo si girarono di scatto e fissarono la ragazza che era pietrificata: lei la guardava con sguardo deluso... mentre lui con gioia e orgogliosità! Hoara non capiva più qual era giusto e quale sbagliato... Nessuno disse niente: la giovane spense la tv e se ne andò in camera sua, mentre i genitori rimasero lì, in piedi, pensando al futuro della loro figlia...
    Passò un'esatta settimana, quando di nuovo riguardarono il TG e...
    TV: Incredibile ma vero: le stesse persone coinvolte nella distruzione della piscina erano tutte nello stesso aereo che proprio questa mattina è precipitato...
    Hoara non credeva alle sue orecchie... mentre i genitori si girarono e la fissarono nuovamente... la piccola differenza è che Dafne scoppiò in un pianto irrefrenabile e fu costretta a fuggire via... mentre il padre mise una mano sulla spalla della ragazza e la guardò in modo orgoglioso... essendo guardata in quel modo Hoara capì che secondo suo padre lei doveva continuare così... Ma lei si sentiva in colpa... non per i morti, come pure lei si aspettava, ma per aver fatto piangere la madre...
     
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    La storia sembra interessante ed è davvero curiosa. Vediamo come procederai con gli altri capitoli =)
     
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2 replies since 24/12/2012, 12:29   159 views
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