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Bene, finalmente sono riuscita a scrivere anche il finale! Come al solito la storia è già tutta scritta e salvata in triplice copia. Sono 10 capitoli, compresi prologo e epilogo, più altrettanti capitoletti extra, che cercherò di pubblicare rispettivamente ogni finesettimana e ogni mercoledì.
La storia è sempre incentrata sulla famiglia Brown, quindi è vivamente consigliata la lettura delle due storie precedenti, "Il Dono" e "Stelle Cadenti" .
Se volete scrivere dei commenti potete usare questa discussione COMMENTI .
Direi che ho già detto tutto, quindi cominciamo!
PROLOGO
Finalmente Chris è riuscito a organizzare un incontro (clandestino) con la sua famiglia. Sono passati parecchi anni dalla sua ultima visita, ma almeno finalmente la famiglia è di nuovo riunita. Considerando la rarità dell’evento è stata organizzata in fretta una festa per celebrarlo degnamente.
nonna Susan: Ed ha detto che Chris porterà anche sua moglie e la figlia! Sono proprio curiosa di conoscerli!
nonno Anthony: anch’io! Ma ci pensi, siamo bisnonni!
nonna Susan: eppure non mi sembrava di essere così vecchia… Oh, eccoli che arrivano!
Alex: ciao!
nonna Susan: buona sera!
Oliver: ecco Ed!
Ed: ciao! Chris ha detto che arriverà quando sarà più buoi, a quanto pare non vuole attirare l’attenzione più del necessario.
nonno Anthony: perché mai dovrebbe attirare l’attenzione?
Summer: beh, ecco… a questo punto non voglio rovinarvi la sorpresa. Sono sicura che quando li vedrete capirete da soli.
Alice: ma come, nessuno ci saluta?
nonno Anthony: ciao! Ma come sta il mio campione?
Matthew: ehm…
Robert: non fare il maleducato, saluta nonno.
Matthew: ciao nonno…
nonna Susan: bene, allora manca solo Chris, giusto? Allora venite pure dentro, così mi date una mano ad apparecchiare la tavola e a preparare la cena.
Passano parecchie ore, ormai è buoi pesto.
Summer: ma dov’è finito Chris?
Ed: aveva detto che avrebbe fatto un po’ tardi, arriverà.
Alex: però in effetti è molto tardi…
Driiiiiiin
nonna Susan: devono essere loro!
Chris: se non vi dispiace entriamo, qui fuori diamo un po’ troppo nell’occhio.
Gli unici che erano già a conoscenza dell’identità della compagna e della figlia di Chris erano Ed, Summer, Lucy e Emy. Invece Alice e Robert avevano intuito da soli che doveva esserci sotto qualcosa del genere. Tutti gli altri restano a bocca aperta, non si aspettavano niente del genere.
nonna Susan: ….
Chris: credo di dovervi ancora qualche spiegazione…
nonno Anthony: ma quindi tu vivi nello spazio e non mi hai detto niente?
Chris: beh, ecco, quelli della Confederazione sono abbastanza fissati con la questione della segretezza…
Khiori: tecnicamente non saremmo dovuti venire neanche oggi, è molto rischioso esporsi così. Ma Chris ci teneva molto…
Chris: a proposito, dobbiamo ancora ringraziare Alice.
Alice: non preoccuparti, è stato divertente.
Chris: non capisco ancora come hai fatto a trovare un canale di comunicazione che i nostri superiori non riescono a intercettare.
Alice: è bastato partire dalla radiolina che hai dato a Emy, non è stato difficile. Davvero.
Khiori: comunque grazie ancora.
Emy: cambiando discorso…Khiori, ma hai una parrucca?
Khiori: sì, fa parte del travestimento. Così almeno al buoi e da lontano non dovrei essere troppo riconoscibile.
Emy: ti sta bene.
Khiori: più che altro è fastidiosa…
Chris: credo che Emy volesse farti un complimento.
Khiori: ah. Grazie, allora.
Emy: e tu come stai Sirio?
La piccola si concentra un momento sul traduttore che porta all’orecchio, a quanto pare non è abituata a quel congegno.
Sirio: bene.
Emy: cosa ne pensi della Terra?
Sirio: … è un posto strano…
Chris: viviamo su una stazione spaziale, le fa ancora strano stare sulla superficie di un pianeta come questo.
Sirio: soprattutto il cielo, è molto strano.
Emy: oh.
Harry: ma ci credi? Sono alieni!
Sophia: in effetti non me lo aspettato proprio…
Sophia: aspetta, cosa stai facendo?
Harry: niente.
Sophia: quella non è la giacca di Chris?
Harry: forse.
Sophia: non si fanno queste cose Harry!
Harry: aspetta. Secondo te questo cos’è?
Tira fuori dalla tasca uno strano congegno elettronico.
Sophia: considerando con chi è arrivato Chris, potrebbe essere qualsiasi cosa.
Harry: esattamente!
Sophia: rimettilo a posto, non è roba tua!
Harry: va bene, non serve che t’arrabbi.
Click
Sophia: cos’hai fatto?
Harry: uhm…
Sophia: non avrai mica premuto un pulsante…
Harry: forse…
Il congegno emette una forte luce, che abbaglia i due ragazzi.
Harry: ahi, non ci vedo niente!
Sophia: che ti avevo detto!
Crack. I resti del congegno cadono a terra.
Sophia: lo hai pure rotto! Sarai contento spero…
Harry: aspetta un attimo… non mi ricordavo che ci fossero delle tendine qui…
Sophia: cosa? Ma cosa è successo al soggiorno? E dove sono finiti tutti? E poi non era già notte?
Harry: che strano…
Sophia: che cavolo hai combinato!
In quel momento la porta di casa si spalanca di colpo.
???: ma che… voi che ci fate in casa mia?
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Capitolo 0 Extra 
Harry Young è un ragazzo spericolato e iperattivo. Adora stare all’aria aperta e fare qualsiasi tipo di sport. Quando è costretto in spazi chiusi si annoia facilmente. Ha la pessima abitudine di parlare e agire prima di pensare e questo manda spesso sua sorella su tutte le furie. Questa sua spontaneità lo fa anche sembrare meno intelligente di quanto in realtà non sia.
Sua sorella, Sophia, invece è decisamente più tranquilla e riservata, oltre che perspicace. Ha ereditato la vena artistica della madre Alex, ma la esprime in tutto un altro ambito: la musica. Infatti è molto brava a suonare il pianoforte, e non disprezza neanche il canto. Sembra sempre molto educata e cortese, ma con il fratello sa anche essere molto severa.. -
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Capitolo 1: Anno... 
???: e voi che ci fate qui?
Harry: beh, ecco…
???: sappiate che se non rispondete subito sarò costretto a chiamare la polizia.
Sophia: non ce ne sarà bisogno, ce ne stavano giusto andando, vero?
Harry: esatto!
???: prima dovreste spiegarmi come siete entrati. La porta era chiusa a chiave, sapete?
Sophia: ah.
La spinosa discussione viene bruscamente interrotta dall’arrivo di una strana signora, che assomigliava incredibilmente a…
(sussurrando)Harry: ma quella non è la mamma?
(sussurrando)Sophia: le assomiglia ma… non credo che la mamma metterebbe mai un vestito del genere.
???: oh, ciao Anthony. Chi sono i tuoi due amichetti?
Anthony: è quello che stavo cercando di capire. Quando sono arrivato erano già qui, e non ho idea di come siano entrati.
???: uhm, aspetta un attimo! Voi siete i figlioli di zia Hellen, vero?
Harry: che?
???: sì certo, deve essere proprio così. Zia Hellen aveva detto che li avrebbe portati qui per le vacanze estive.
Sophia: …
???: potete chiamarmi zia Beth. Voi invece vi chiamate… Samantha e Harvey, vero? Sì, deve essere così.
Harry e Sophia sono decisamente sconcertati. Anthony più che altro sembra rassegnato.
zia Beth: Anthony, puoi accompagnarli di sopra nella stanza degli ospiti? Nel frattempo vi preparo qualcosa per cena.
Anthony: va bene…
Anthony: quindi voi sareste Samantha e Harvey?
Harry: sì, proprio così.
Anthony: uhm. Vi ha fatto entrare la mamma, e poi vi ha mollato lì per andare a fare chissà cosa, vero?
Sophia: esattamente!
Anthony: portate pazienza con lei, è un po’ strana ultimamente. Comunque la vostra stanza è questa, la mia è dall’altro lato del pianerottolo. Tra mezz’oretta ci dovrebbe essere la cena.
Sophia: va bene, grazie.
Harry: scusa, ma posso chiederti come ti sei vestito?
Anthony: è una divisa ufficiale da guerriero Jedi!
Sophia: cosa?
Anthony: Star Wars, avete presente? Ci ho messo una vita per cucirmelo!
Harry: ma perché te lo sei messo?
Anthony: Oggi pomeriggio c’era una convention…
Sophia: ah, certo.
Harry: aspetta un attimo… non era mica il film con il tipo con il casco nero che dice “Luke, sono tuo padre”?
Anthony: sì, proprio quello.
Harry: ma…
Sophia: mio fratello è un po’ stanco, sarà meglio andare in camera.
Anthony: va bene, vi chiamo per la cena.
Harry e Sophia si chiudono nella stanza degli ospiti, sono decisamente preoccupati.
Sophia: hai fatto un casino assurdo!
Harry: perché?
Sophia: non ci arrivi da solo? Secondo te dove siamo?
Harry: ehm, non saprei…
Sophia: siamo in una casa uguale a quella dei nonni, ma arredata in modo preistorico. Ci trovano un ragazzino che a parte il costume di Star Wars è la coppia spiccicata di zio Ed che dice di chiamarsi Anthony e da una tizia svampita che è uguale alla mamma che dice di chiamarsi zia Beth. Ancora non ci arrivi?
Harry: detta così questi due ricordano il nonno e bisnonna Beth da giovani…
Sophia: ma quanto sei tardo? Sono loro da giovani, ci hai fatto tornare indietro nel tempo, cretino!
Harry: ah.
La penosa predica viene interrotta da Anthony, la cena è pronta.
radio: e passiamo alle notizie sportive. Mancano ormai pochissimi giorni all’inizio dei XXIII giochi olimpici, che avremo l’onore di ospitare nella città di Los Angeles. La cerimonia di apertura si prospetta spettacolare…
zia Beth: allora ragazzi, come è andato il viaggio?
Sophia: un po’ movimentato, a dire la verità.
zia Beth: bene, bene. Anthony, dopo cena li porterai a vedere la città, vero?
Anthony: veramente dovrei studiare, se non prendo la borsa di studio…
zia Beth: bene, allora è deciso!
Anthony: a volte mi chiedo se mi ascolta…
Anthony: bene, come vedete il nostro è principalmente un quartiere residenziale, quindi non c’è molto da vedere. Sembrate orientarvi abbastanza bene, eravate già stati qui? Non mi ricordo…
Sophia: in un certo senso…
Anthony: da dove avete detto che venite?
Harry: veniamo da…
Sophia: … un paesello sperduto del Nebraska, i nostri genitori hanno una fattoria.
Anthony: ah, ecco.
???: ma guarda chi si vede fuori dalla sua tana.
Anthony: oh cavolo…
???: che sta succedendo qui? Lasciatelo stare!
Anthony: Susan?
???: adesso ti metti pure a difendere i secchioni?
Susan: non vi ha fatto niente, è solo uno sfigato!
???: non vorrai prenderle anche tu?
Susan: provaci, se ne hai il coraggio.
???: Rwhhh… lasciamo stare. Ma solo perché non picchio le ragazze.
Susan: bravo, vattene.
Il bullo si allontana.
Susan: dovresti fare più attenzione.
Poi si gira e si allontana.
Anthony: ah. Grazie mille Sus…
Harry: se n’è già andata… accidenti, ma capita spesso?
Anthony: in effetti, abbastanza spesso.. -
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Capitolo 1 Extra 
Ed: accidenti, che cos’è stato?
Alice e Robert si alzano e vanno a vedere cosa è successo in salotto.
Alice: uhm, sembra tutto normale… strano.
Robert: non è possibile… secondo te cosa potrebbe aver prodotto una luce del genere?
Alice: non ne ho idea…
Poi si gira verso Chris e Khiori, che non hanno ancora detto nulla.
Alice:… a meno che… Chris, avevate qualche strumento con voi?
Chris: non mi ricordo, fatemi controllare.
Si alzano anche lui e Khiori e si avvicinano all’attaccapanni.
Khiori: e questo cos’è?
Si china per raccogliere i resti di un qualche congegno.
Alice: e quello cos’è?
Chris: sembra uno dei nostri… prototipi. Ma chi l’ha usato?
Tutti si guardano attorno…
Alex: un secondo… che fine hanno fatto Sophia e Harry?
Chris: oh cavolo…. -
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Capitolo 2: La Foto 
Sophia: guardate qui, deve essere caduta a qualcuno.
Raccoglie da terra una vecchia foto in bianco e nero.
Anthony: fa vedere.
Anthony: oh cavolo, deve esserle caduta prima… dobbiamo assolutamente riportargliela…
Harry: Che cos’è?
Anthony: è una vecchia foto di Susan. Cavolo, devo riportargliela, ci tiene un sacco a questa foto, andrà fuori di testa quando capirà di averla persa…
Harry: Susan era la ragazza di prima, giusto?
Anthony: esatto.
Harry: ma chi c’è nella foto?
Anthony: la bambina piccola è Susan, ed è assieme alla sorella maggiore e alla madre.
Sophia: sembrano felici.
Anthony: e lo erano, ma poi… ma poco dopo c’è stato l’incidente…
Sophia: aspetta un momento, hai detto incidente?
Anthony: come? Ah, è vero, siete appena arrivati, non potete saperlo…Una macchina è passata con il rosso e ha preso in pieno quella su cui si trovavano sua madre e sua sorella. Sono morte sul colpo.
Sophia: ma è terribile!
Anthony: l’incidente ha sconvolto tutti, ma Susan ne è uscita completamente distrutta, non è più stata la stessa… da piccola era molto più solare, mentre avete vista anche voi come è diventata adesso… poi suo padre non è stato di grande aiuto…
Harry: certo che sembri conoscerla bene.
Anthony: siamo nella stessa classe dalle elementari, da piccoli andavamo anche abbastanza d’accordo.
Harry: ah.
Anthony: comunque, per lei questa foto è molto importante, devo assolutamente riportargliela subito.
Sophia: va bene. Se preferisci andare da solo noi possiamo torniamo a casa…
Anthony: ma siete appena arrivati, non posso lasciarvi andare da soli! È meglio se venite anche voi.
Si dirigono quindi verso casa di Susan, anche se ormai è sera inoltrata.
Anthony: speriamo che non ci sia anche suo padre…
Harry: perché no?
Anthony: è una persona molto… particolare. In pratica è un ufficiale nell’esercito, non chiedetemi il grado perché non lo so, ed è veramente fissato. In pratica ha trasformato anche casa sua in una specie di caserma.
Sophia: simpatico.
Anthony: molto. Comunque siamo quasi arrivati, è la prossima casa.
Quando arrivano di fronte alla casetta sentono immediatamente delle forti voci provenire dal suo interno.
Susan: ti dico che ce l’avevo fino un momento fa! Non posso averla persa…
Harry: ma con chi sta parlando?
Anthony: scopriamolo.
E suona il campanello.
Driiiiiiiiiiin
Susan: che altro c’è? Ah, sei tu. Cosa vuoi?
Anthony: prima ti è caduta questa, ho pensato di riportartela…
Susan vede la foto e la strappa dalle mani di Anthony.
Susan: grazie.
E chiude la porta.
Harry: ma è sempre così socievole?
Anthony: all’incirca. Almeno stasera mi ha rivolto parola…
Si dirigono quindi verso casa di Anthony.
???: è stato molto gentile da parte loro, dovresti essere un po’ più riconoscente, sorellina mia.
zia Beth: oh, siete tornati! Com’è andata la passeggiata?
Anthony: benissimo.
zia Beth: molto bene! Sentite ragazzi, il Capo mi ha chiamato, devo andare al lavoro. Fate i bravi mentre non ci sono.
Anthony: va bene.
(in tono squillante)zia Beth: buona notte!
Ed esce di casa.
Harry: ma che lavoro fa la zia?
Anthony: non chiedetelo a me, non ne ho la più pallida idea.
Anthony: bene, non so voi ma io sono stanco morto. Buona notte.
Sophia: anche noi in effetti. Buona notte anche a te.
Harry: ‘notte.
Anthony esce dalla stanza.
Harry: ma quindi questa Susan sarebbe la nonna?
Sophia: ma secondo te? Piuttosto, adesso che facciamo? Siamo bloccati qui!
Harry: boh, aspettiamo che ci vengano a prendere.
Sophia: e come potrebbero fare? Non siamo in gita al lago, siamo tornati indietro nel tempo!
Harry: se avevano un congegno per portarci qui ne avranno anche uno per portarci indietro, no?
Sophia: sei sempre troppo ottimista…Sai almeno in che anno siamo?
Harry: no.
Sophia: ma quanto sei tardo? Non hai sentito la radio prima?
Harry: sì, parlava delle olimpiadi se non erro.
Sophia: esatto, parlava delle olimpiadi di Los Angeles. Che si sono tenute nel 1984.
Harry: non c’era anche un libro che parlava del 1984?
Sophia: non credo che parlasse dello stesso 1984 in cui ci troviamo noi adesso…
Harry: a no? Vabbè, io sono stanco. Riparliamone domani.. -
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Capitolo 2 Extra 
Alex: allora, che fine hanno fatto i miei figli?
Alice: stiamo ancora lavorando per cercare di capire cosa fosse quell’arnese.
Alex: tu sei un genio, quanto può volertici?
Alice: il problema è che mancano parecchi pezzi…
Oliver: calmati, sono sicuro che stanno facendo tutto il possibile.
Alice: ci sta aiutando anche Khiori, mentre Robert ha attivato i suoi uomini per cercarli.
Matthew: ma quindi adesso voi starete qui a casa nostra?
Sirio: così ha detto la mamma.
Matthew: Posso chiederti una cosa?
Sirio: …?
Matthew: ma perché sei verde?
Sirio: cosa?
Matthew: perché hai gli occhi e la pelle strani?
Sirio: stavo per chiederti la stessa cosa.. -
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Capitolo 3: Al Parco 
zia Beth: ragazzi, sono tornata! Oh, ma è già mattina? Allora vi preparo subito la colazione!
Anthony: buongiorno anche a te, ma’.
zia Beth: va a chiamare Harvey e Samantha, cinque minuti e la colazione è pronta!
Anthony: va bene.
Anthony: ehi ragazzi, siete già svegli? La colazione è quasi pronta.
Harry: siamo quasi pronti, devo solo svegliare Sop…
(sottovoce)<sophia>: Samantha.
Harry: giusto, Samantha. Un minuto e scendiamo.
Anthony: va bene, vi aspetto di sotto.
Sophia: devi fare più attenzione! Ricordati che qui io sono Samantha e tu sei Harvey!
Harry: ma non mi piacciono questi nomi!
Sophia: ormai non possiamo farci niente. Piuttosto sarà meglio scendere in cucina, se vuoi mangiare qualcosa.
Harry: Ook.
zia Beth: allora, cosa pensate di fare di bello oggi?
Anthony: io devo assolutamente stare qui a studiare, la tesina sulle leggi di Ohm non si scrive da sola.
Harry: ma tu pensi solo a studiare? È estate, non preferiresti stare fuori?
Anthony: e poi come la prendo la borsa di studio? Comunque voi non siete obbligati a stare qui con me, potete andare dove volete. Vi consiglio il parco, visto che oggi c’è il sole.
Harry: sembra divertente. Andiamo Sop.. Samantha?
Sophia: va bene, non vedo molte alternative.
zia Beth: io credo che andrò a dormire, sono stata sveglia tutta la notte…
Anthony: va bene, cercherò di non disturbarti.
(in tono squillante)zia Beth: divertitevi!
Anthony: vi ricordate dov’è il parco? Ci siamo passati davanti ieri sera.
Harry: non preoccuparti, ce la caveremo.
Sophia: certo che è pieno di fango qui…
Harry: siamo sulla sponda di un lago, è abbastanza normale.
Sophia: ah, cerchiamo un posto dove sederci, così possiamo leggerci il giornale.
Harry: va bene, ti ispira sotto quell’albero?
Sophia: non mi siederò per terra! Guarda, laggiù c’è una panchina, andiamo lì.
Harry: spirito di avventura proprio niente, vero?
Harry: non ho ancora capito perché hai voluto comprare un giornale.
Sophia: potrebbe contenere qualche informazione utile.
Harry: del tipo?
Sophia: non lo so, va bene? Se hai un’idea migliore dilla pure!
Harry: ti rendi conto che non possiamo fare niente, vero? Non possiamo neanche aggiustare il congegno di Chris, ho controllato e mancano parecchi pezzi…
Sophia: cosa?
Harry: in pratica qui è arrivata praticamente solo la custodia…
Sophia: cavolo! Io non riesco a starmene qui senza fare niente!
Harry: sei troppo tesa, dovresti distrarti un po’.
Sophia: cosa?
Harry: vediamo, cosa potremmo fare… vuoi giocare a palla?
Sophia: lo sai che non sono capace…
Harry: e allora… allora canta! Quello lo sai fare no?
Sophia: non sono dell’umore adatto…
Harry: va bene, fa un po’ come ti pare.
Sophia si mette a leggere il giornale, mentre Harry si mette a gironzolare nei dintorni.
Sophia: che noia, parla solo di queste maledette olimpiadi.
Harry: quando iniziano?
Sophia: domani.
Harry: allora è abbastanza normale che parlino di quello, no?
(sussurrando)Harry: ehi Soph, vieni a vedere chi c’è!
(sussurrando)Sophia: cosa c’è adesso? Ma quella non è…
Susan è venuta al parco per schiarirsi un po’ le idee, ma a quanto pare non è sola…
Susan: non mi hai ancora detto perché sei voluta venire anche tu. Lo sai che è pericoloso…
???: chi altri vuoi che mi veda? Poi dovevo parlarti di come ti sei comportata ieri sera, non sei stata per niente carina sai?
Susan: che avrei dovuto fare, Lilian?
Lilian: per esempio avresti potuto ringraziare quei ragazzi come si deve, invece di sbattergli la porta in faccia.
Susan: io li ho ringraziati…
Lilian: Sei senza speranza, cosa devo fare con te?
(sussurrando)Harry: ma parla da sola?
(sussurrando)Sophia: non credo… non sembra anche a te di sentire le risposte?
(sussurrando) Harry: è vero… allora proviamo a spostarci un po’ più in là, per vedere meglio…
(sussurrando)Sophia: aspetta, così ti vedrà…
Susan: uhm? E voi chi siete?
Ma Harry e Sophia non riescono a rispondere, quello che hanno davanti agli occhi li ha lasciati senza parole.
Susan: cosa vi prende adesso?
(indica Lilian)Harry: … cos’è quella?
Lilian: cosa? Vuoi dire che mi vedete?
I ragazzi riescono solo ad annuire.
Susan: ma come…
Harry sembra riprendersi abbastanza da decidere di allontanarsi da lì, trascinandosi dietro la sorella.
Susan: sarai contenta adesso! Ti hanno vista!
Lilian: che strano… tu sai chi erano?
Susan: in effetti mi sembra di averli già visti da qualche parte…. -
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Capitolo 3 Extra 
Alex: non ditemi che non sapete ancora nulla!
Alice: beh, ancora niente di certo. Per quanto ne sappiamo quel prototipo faceva parte di una serie di strumenti che Khiori stava sviluppando nel suo progetto sui varchi spaziotemporali.
Oliver: e questo cosa dovrebbe significare?
Alice: che quell’arnese era in grado di teletrasportare le persone. Purtroppo non sappiamo dirvi dove possano essere finiti…
Alex: oh cielo...
Oliver: ma allora dove sono finiti?
Khiori: non ve lo so dire, la memoria dello strumento è tra i frammenti mancanti. Comunque come strumento non era molto potente, dovrebbero almeno essere rimasti sulla Terra…
Oliver: oddio…
Emy: non ne sapete veramente niente di più?
Chris: purtroppo no…. -
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Capitolo 4: E adesso? 
Anthony: ehi, già di ritorno?
Harry: …
Anthony: ma state bene? Sembra quasi che abbiate visto un fantasma, avete delle facce…
Sophia: ...
Anthony: sentite, voi andate in camera vostra a riposarvi. Vi chiamo più tardi per la cena.
Harry: va bene.
Harry: ma quello che cavolo era?
Sophia: non ne ho la più pallida idea…
Harry: cioè, sembrava quasi un fantasma, ma non poteva essere veramente un fantasma, giusto?
Sophia: uhm…
Harry: forse ce lo siamo solo immaginato…
Sophia: però ci ha parlato Harry, questo come lo spieghi?
Harry: forse ci hanno fatto solo uno scherzo…
Sophia: Susan non mi sembra proprio il tipo… poi quella cosa non ti ricordava qualcuno?
Harry: in effetti, adesso che mi ci fai pensare…
Sophia: dove posso averla già vista…
(dal piano di sotto) Anthony: ragazzi, è pronta la cena!
Sophia: va bene, arriviamo!
Anthony: stasera ci siamo solo noi, la mamma è di nuovo sparita. Chissà dove cavolo va a cacciarsi… Comunque, spero che vi sia venuta un po’ di fame, ci ho messo un bel po’ a preparare la cena.
Sophia: potevi chiederci una mano, ti avremmo aiutato volentieri.
Anthony: nah, non preoccupatevi. Dopotutto voi siete nostri ospiti, e comunque è una bella novità non dover mangiare sempre da solo.
Harry: ehm… allora, come va la tua tesina sulla legge di coso?
Anthony: Ohm, legge di Ohm.
Harry: sì, proprio quella.
Anthony: non male, ma devo cercare altro materiale. Credo che domani dovrò andare in biblioteca.
Sophia: sembra interessante. Possiamo accompagnarti?
Anthony: guarda che sarà noioso, non siete costretti a…
Sophia: abbiamo una ricerca da fare anche noi, vero Harvey?
Harry: eh?… oh sì, certo.
Nel frattempo…
Lilian: Susan…
Susan: non dire niente. Hai già fatto abbastanza danni così.
Lilian: ma come facevo a saperlo? Ero convinta che solo tu riuscissi a vedermi!
(Susan tira una freccetta con notevole forza, conficcandola esattamente nel centro del bersaglio)
Lilian: che mira.
Susan: non cambiare discorso. Considerando che io posso vedervi perfettamente, non era da escludere che anche altre persone fossero in grado di farlo.
Lilian: tu mi puoi vedere perché io voglio che tu mi veda, e anche tu vuoi vedere me. Loro invece… non hai proprio idea di chi fossero?
Susan: ho come l’impressione di averli già visti da qualche parte ma…
Lilian: eppure non dovrebbero esserci molti ragazzi di quell’età qui attorno. Quello con gli occhiali non ti ricordava Anthony?
Susan: cos…ecco dove li ho già visti! Sono i due ragazzi che andavano in giro con Anthony l’altro giorno!
(dal piano di sotto)papà: Susan, ho portato la cena!
Susan: Arrivo! (alla sorella) e tu non andare da nessuna parte, chiaro?
Lilian: chiarissimo.
Susan esce dalla stanza.
???: cos’è successo, Lil?
Lilian: Ah! Mi hai spaventato, ma’!
Mamma: scusa, non volevo. Comunque, cos’è successo?
Lilian: beh, ecco… potrei essere stata vista accidentalmente da due ragazzini…
Mamma: cosa? Ma tu non volevi farti vedere da loro, giusto?
Lilian: infatti! Neanch’io ho capito come abbiano fatto a vedermi!
Mamma: non avevano niente di strano?
Lilian: adesso che mi ci fai pensare… avevano un’aura strana, era come… discontinua rispetto al resto dell’ambiente.
Mamma: discontinua… non saranno mica… dobbiamo tenerli d’occhio…
Lilian: potrebbero essere pericolosi?
Mamma: oppure in pericolo… dove sono adesso?
Lilian: probabilmente stanno a casa di Anthony.
Mamma: allora andiamo.
Lilian: cosa? Ma Susan mi ha detto di…
Mamma: ho un bruttissimo presentimento, andiamo.
Lilian: e va bene…
Lilian: parla piano, o ci sentiranno.
Mamma: va bene.
Lilian: la vedi anche tu la discontinuità?
Mamma: sì…
Lilian: secondo te da dove vengono?
Mamma: secondo me sarebbe meglio chiedersi “da quando vengono”… sembra che arrivino da un’altra epoca…
Lilian: secondo te possono vederci perché sono finiti sul nostro stesso piano spaziotemporale?
Mamma: è probabile, sì.
Lilian: ma quindi…
Harry: uhm… chi c’è?
(mettendosi seduta)Sophia: non c’è nessuno Harry, torna a… AH!
Harry: cosa… oh cavolo!
Lilian e la madre si voltano spaventate e spariscono nel nulla.
Sophia: li hai visti anche tu, vero?
Harry: sì…. -
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Capitolo 4 Extra 
Ed: Alex?
Alex: posso entrare?
Ed: certo.
Ed: allora, come procedono le ricerche?
Alex: male.
Ed: Alice mi ha detto che oggi Khiori è partita per prendere strumenti più potenti per analizzare… quell’affare. Sono sicuro che risolveranno presto il problema.
Alex: il punto è che quell’arnese… teletrasporta la gente, Ed! E se fossero finiti in mezzo all’Oceano Pacifico? O al Polo Sud?
Ed: da quanto ha detto Alice, quello strumento non dovrebbe essere abbastanza potente da…
Alex: non sono comunque tranquilla! Vorrei vedere te al mio posto!
Ed: Alex…
Alex: scusa, non intendevo veramente…
Ed: sono sicuro che andrà tutto bene.. -
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Capitolo 5: La Biblioteca 
Sophia: dobbiamo capirci qualcosa di più, la faccenda sta diventando veramente inquietante.
Harry: cos’hai in mente?
Sophia: Anthony parlava di una biblioteca…
Harry: quindi pensi di andare lì a chiedere “scusate, non è che per caso avete dei libri sui fantasmi? Oh, altrimenti vanno bene anche quelli sui viaggi nel tempo”.
Sophia: hai qualche idea migliore?
Harry: no, ma comunque…
Sophia: bene, allora sbrigati a scendere. Stamattina prepariamo noi la colazione.
Harry: cosa?
Sophia: è da parecchi giorni che siamo qui, e non abbiamo ancora fatto niente.
Harry: uffa…
Sophia: puoi passarmi la padella?
Harry: non ho ancora capito perché hai voluto fare i pancakes.
Sophia: perché era l’unica cosa che mi riesce, va bene?
Anthony: ragazzi? Ma state preparando la colazione?
Sophia: oh, buongiorno. Spero ti piacciano i pancakes, ce ne sono un bel po’.
Anthony: non dovevate disturbarvi…
Sophia: non preoccuparti… ma c’è anche zia Beth o…
Anthony: non credo che sia ancora tornata a casa, ma…
Come se fosse stata evocata, Beth entra dalla porta come un tornado.
zia Beth: buongiorno ragazzi! Uhm, pancakes!
Anthony: ‘giorno ma.
zia Beth: allora, cosa farete di bello oggi, ragazzi?
Anthony: pensavamo di andare in biblioteca, abbiamo dei compiti da fare.
zia Beth: sempre compiti… a volte mi domando da chi hai preso… sicuramente non da me comunque.
Anthony: ah.
zia Beth: certo che sono proprio buoni, cosa c’hai messo?
Sophia: ho aggiunto un po’ di cannella in effetti.
zia Beth: cannella…
Anthony: la biblioteca è appena dietro l’angolo. Non è molto fornita, ma per i compiti di scuola di solito basta. Che tipo di compito dovete fare?
Harry: ehm…
Sophia: analisi di un testo.
Anthony: uhm, allora non posso aiutarvi. La letteratura non è il mio forte.
Harry: ehi, cosa succede laggiù?
Poco più avanti un bambino piccolo piange disperato, attirando l’attenzione dei passanti.
Susan: permesso, fatemi passare. Allora piccolo, cos’è successo?
bambino: (tira su col naso): il mio frisbee… è rimasto incastrato sull’albero…
Susan: cos… ah, l’ho visto. Sta indietro.
Susan raccoglie un sasso da terra e lo lancia con precisione sul frisbee, che così cade dall’albero senza subire danni.
Susan: ecco piccolo, ma la prossima volta fa’ più attenzione, intesi?
bambino: sì, grazie!
Anthony, Sophia e Harry si avvicinano per vedere meglio.
Harry: accidenti, che mira!
Susan: è più facile di quel che sembra. Ehi Anthony, chi sono i tuoi amici qui?
Anthony: cos… ah, sono i miei cugini. Si chiamano Samantha e Harvey, sono in vacanza a casa nostra.
Susan: capisco… bene, devo andare. Ci si vede.
Anthony: va bene, cia…
Sophia: e se n’è già andata. Non è molto socievole, vero?
Anthony: forse no, ma…
Harry: sembra altruista, per lo meno.
Anthony: infatti, si è sempre fatta in quattro per aiutare tutti quelli che potevano averne bisogno. Controlla anche che tutti rispettino la legge, mi sorprenderebbe molto se non diventasse un poliziotto o qualcosa del genere, sapete?
Harry: in effetti ce la vedo anch’io, sai?
Anthony: bene, il settore con i libri di letteratura è quello laggiù. Se avete bisogno di me mi trovate su uno di questi tavoli, va bene?
Sophia: tutto chiaro.
Anthony: buono studio allora!
Harry: Yeah…
Sophia: allora, libri sui fantasmi, fammi un po’ vedere… questo potrebbe andare, e anche questo…
Harry: “Gli spiriti infestano casa tua?” e “Fantasmi famosi”? Credi davvero di trovare qualcosa qui?
Sophia: no ma… te l’ho già spiegato, non posso starmene con le mani in mano.
Harry: che noia!
Sophia: se preferisci, cerca qualcosa sui viaggi nel tempo.
Harry: se non ne sapevamo niente ai giorni nostri, cosa pensi che possa trovare qui?
???: ehi, voi.
Sophia: ah! Susan, sei tu?
Susan: dobbiamo parlare. Adesso.
Sophia: cos…
Susan: non qui però, venite con me.
Harry: dove vuoi andare?
Susan: non preoccupatevi, voglio solo mettere in chiaro un paio di cose.
Sophia: …va bene, lasciaci solo avvisare Anthony.
Capitolo 5 Extra
Khiori: ho portato l’analizzatore. Se quell’arnese può fornirci qualche altro dato, questo lo troverà immediatamente.
Alice: perfetto, portalo di là.
Robert: non mi interessa, Jhonson! Voglio quegli elenchi, immediatamente! (interrompe la chiamata). Oh, è arrivato? Finalmente.
Alice: bene, è tutto pronto.
Khiori: vediamo…
L’analizzatore si accende, e in pochi secondi il display si riempie di strane scritte.
Alice: cosa dice?
Khiori: dice che il congegno è stato usato l’altra sera per… dev’esserci un errore, non è possibile…
Robert: cosa non è possibile?
Khiori: dice che ha teletrasportato due persone…
Alice: va bene, ma dove?
Khiori: esattamente nello stesso punto da cui erano partiti.
Alice: Cosa?. -
.
Capitolo 6: Scherzi del tempo
Susan porta i ragazzi a casa sua, per parlare loro lontano da orecchie indiscrete.
Susan: è evidente che non potete dire a nessuno niente di quello che avete visto, chiaro? Non possiamo causare il panico tra la gente…
Harry: tanto non penso che nessuno ci crederebbe…
Sophia: ma quindi era veramente un…
Susan: fantasma, spettro. Quello che preferisci.
Sophia: …
Susan: non fare quella faccia, non potrebbe farvi del male neanche se volesse.
Harry: ah…
Susan: e neanch’io ve ne farò.
Mamma: c’è ancora qualcosa che non mi quadra…
Lilian:hai ragione, è come se la discontinuità fosse più forte di ieri sera. La loro aura è anche meno… a fuoco, non trovi?
Mamma: sì infatti…è come se… ma non è possibile…
Lilian: cos’hai in mente, ma’?
Mamma: è come se… non facessero parte di questo luogo…
Lilian: … o di questo tempo. Chissà da dove vengono… Aspetta un momento, ma allora…
Mamma: rischiano di essere risucchiati indietro, non sono stabili qui. Si vede chiaramente dalle loro auree.
Lilian: ma è pericoloso! Rischiano di…
Mamma: farsi distruggere dal contraccolpo, esatto.
Susan: comunque, non vi ho mai visti qui attorno, da dove arrivate?
Sophia: è la prima volta che veniamo qui infatti. Viviamo in Nebraska, i nostri genitori hanno una fattoria.
Susan: uhm… eppure non sembrate gente di campagna…
Harry: …ma guarda che ore sono! Se non torniamo subito a casa Anthony si preoccuperà…
Susan: uhm… va bene, potete andare. Ricordatevi di non dire niente a nessuno, chiaro?
Sophia: sissignore!
(sussurrando)Harry: certo che la nonna mi sembrava più gentile…
(sussurrando)Sophia: neanch’io mi aspettavo un terzo grado del genere in effetti…
Anthony: ragazzi! Per stasera che ne dite di ordinare una pizza? La mamma è di nuovo latitante, e non ho proprio voglia di cucinare…
Sophia: andrà benissimo. Piuttosto, cosa stai scrivendo?
Harry: e per chi è quel fiore?
Anthony diventa di tutti i colori e inizia a balbettare.
Anthony: beh, ecco…
Harry: ah, ho capito. È una cosa personale, giusto?
Anthony: ahm…
Sophia: ah ah! Noi siamo in camera, chiamaci quando arriva la pizza, ok?
Anthony: certo…
Sophia: certo che Anthony è veramente tenero, non trovi?
Harry: ehm, Soph?
Sophia: cosa c’è Harr… AH! Di nuovo voi!
Lilian: scusate, non vogliamo spaventarvi.
Mamma: siamo qui per aiutarvi, in effetti.
Sophia: cosa…
Mamma: voi non siete di quest’epoca, vero?
Harry: ma come fate a…
Lilian: da che anno arrivate?
Sophia: no no, noi siamo solo in vacanza qui…
Mamma: non mentire, la vostra aura parla chiaro. Non vi resta molto tempo.
Harry: in che senso “non vi resta molto tempo”?
Lilian: come possiamo spiegarvelo… in pratica non vi siete stabilizzati in questo tempo, presto sarete riportati indietro…
Sophia: benissimo, così il problema si risolverà da solo.
Lilian: ma rischiate anche di essere distrutti dal contraccolpo temporale.
Harry: ah.
Mamma: non preoccupatevi, noi possiamo aiutarvi.
Sophia: e come pensate di fare?
Lilian: in pratica possiamo accompagnarvi indietro, riducendo al minimo i rischi.
Harry: potete veramente fare qualcosa del genere?
Mamma: certo. Vedete, noi fantasmi viviamo il tempo in modo molto diverso da voi mortali. Possiamo spostarci da un’epoca all’altra quando vogliamo.
Sophia: ma potete anche portate qualcuno con voi?
Lilian:normalmente no, ma il vostro è un caso molto particolare. Voi state già tornando indietro, anche se forse non ve ne accorgete. Noi dovremo solo guidarvi.
Harry: cosa dobbiamo fare?
Lilian: domani sera fatevi trovare nella foresta a Sud, vicino al laghetto delle ninfee. Al resto penseremo noi.
Sophia: al laghetto…?
Harry: non preoccuparti, so perfettamente dov’è.
Sophia: posso chiedervi una cosa?
Lilian: che cosa?
Sophia: chi siete voi?
Lilian: non lo avete ancora capito? Eppure mi sembrava di aver capito che avreste già visto una nostra foto…
Harry: non sarete mica…
Mamma: molto bene allora. Ricordatevi, domani sera al laghetto delle ninfee.. -
.
Capitolo 6 Extra 
Alex: se il teletrasporto è andato a vuoto, allora dove sono finiti?
Alice: non ne ho proprio idea…
Khiori: beh, quel prototipo apriva varchi spazio-temporali. Finora abbiamo preso in considerazione la sola possibilità di un teletrasporto, ma potrebbero anche essersi spostati in un’epoca diversa.
Chris: non ci avevamo ancora pensato perchè quella opzione del prototipo non aveva mai funzionato...
Oliver: cosa?
Emy: vuoi dire che possono essere finiti nel giurassico in mezzo ai dinosauri?
Alex: oddio no!
Chris: no, credo che la portata massima di quell’arnese fosse di circa un secolo.
Oliver: ma come facciamo a riportarli indietro?
Khiori: è proprio questo il problema, non mi risulta che esista nessuna tecnologia in grado di rintracciarli e di riportarli indietro.
Alex: ma allora…. -
.
Capitolo 7: L'anniversario
Il mattino seguente Sophia e Harry scendono in cucina molto presto, non hanno dormito molto quella notte. Con loro grande sorpresa a tavola trovano già Anthony, che sembra parecchio nervoso. I gemelli si siedono con lui per cercare di capire cosa gli sia successo.
Sophia: Anthony? Come mai sei già sveglio?
Anthony: non riuscivo a dormire.
Harry: accidenti, che faccia… ma che ti è successo?
Anthony: beh, ecco… sinceramente sono un po’ preoccupato per Susan…
Sophia: e perché? Ieri mi era sembrata in forma, vero?
Harry: confermo, in formissima.
Anthony: il punto è che oggi… è l’anniversario dell’incidente. Non voglio che resti da sola con suo padre tutto il giorno. Scommetto quello che volete che è già ubriaco marcio.
Sophia: oh, poverina…
Harry: aspetta un secondo, allora il biglietto che stavi scrivendo ieri sera era per lei!
Anthony: …mi ucciderà, lo so.
Susan: ‘giorno papà. Pà?
Suo padre è steso sul divano e russa rumorosamente, evidentemente ha bevuto troppo.
Susan: non puoi ridurti così tutte le volte, pà.
Susan decide di uscire di casa, ha bisogno di cambiare aria. Però, appena apre la porta, si trova davanti qualcosa che non si sarebbe mai aspettata.
Susan: e questo cos’è?
Non serve che tu ti tenga tutto dentro per dimostrare che sei forte, tutti sanno che lo sei.
Susan: Cretino, come se non sapessi chi sei.
Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin
Susan: e questo cavolo dovrebbe voler dire?
Lo dice con voce dura, ma meno di quanto avrebbe voluto. Mentre parla sventola il biglietto.
Anthony: beh, ecco, avevo pensato che…
Susan: non ho bisogno della tua pietà, va bene? Io…
Ma la sua voce si rompe, inizia a piangere. Non aveva ancora pianto, dopo l’incidente.
Anthony: Susan…
Harry: meglio lasciarli in pace…
Sophia:… prima che si metta a piangere anche Anthony. Sono d’accordo. Torniamo in camera.
Harry: stai bene Sop? Sembri un po’ pallida…
Sophia: ho solo un po’ di mal di testa, non preoccuparti.
Harry: e così stasera ce ne torniamo a casa. Credo che mi mancherà questo posto…
Sophia: ti devo far notare che casa nostra è a 100 metri da qui?
Harry: awh, allora credo che mi mancherà questa epoca. Meglio?
Sophia: ma come fai a essere sempre così ottimista? Stiamo rischiando la vita qui!
Toc toc
Sophia: cos… avanti!
zia Beth: ragazzi! Ho sentito che state per partire!
I gemelli sono spiazzati, non avevano ancora detto a nessuno che presto sarebbero partiti.
(tra sé e sé)Harry: e questa quand’è arrivata?
Sophia: in effetti… è vero.
Harry: ma tu come fai a saperlo?
zia Beth: io… ehm… oh, beh, non importa. Sediamoci qui, ho parecchio da dirvi.
I ragazzi si scambiano un’occhiata molto preoccupata, ma la accontentano.
zia Beth: volevo solo augurarvi buona fortuna per il vostro viaggio.
Sophia: ah, grazie zia.
zia Beth: non dovete avere paura, sono sicura che andrà tutto bene. Veglierò su di voi.
Harry: ma di che… ?
Sophia: zia?
zia Beth: forse farei meglio ad accompagnarvi, non mi sembra una buona idea lasciarvi da soli in mezzo a tutti quei…
Sophia: di che stai parlando, zia?
zia Beth: stasera vi farete riportare a casa dagli spettri, no?
Harry: (annuisce)
zia Beth: bene, voglio aiutarvi anch’io. Dopotutto siete miei nipoti, credo.
Sophia: ma tu come fai a sapere…
zia Beth: ho le mie fonti.
Harry: puoi vedere anche tu i fantasmi?
zia Beth: cielo, no!
Harry: e allora come pensi di aiutarci?
zia Beth: ho i miei mezzi, non temete. Tenetevi pronti, partiremo dopo cena.
Dopodiché esce dalla stanza, chiudendosi la porta alle spalle.
Harry: certo che la nostra famiglia è proprio strana, non lo credi anche tu?
Sophia: io direi più inquietante…. -
.
Capitolo 7 Extra
Vista la gravità della situazione Alex decide di convocare tutta la famiglia a casa sua, per comunicare la cattiva notizia anche ai suoi genitori. Non erano stati avvisati prima per evitare che la preoccupazione per i nipoti nuocesse alla loro salute.
Susan: a proposito, ma che fine hanno fatto i gemelli, Sophia e Harry?
Anthony: infatti, è da qualche giorno che non li vedo in giro.
Oliver: vi abbiamo chiamato proprio per questo. Vi ricordate della strana luce dell’altra sera, a casa vostra?
Anthony: certo che sì, chi aveva mai visto una cosa del genere?
Oliver: a quanto pare… i ragazzi sono scomparsi in quel momento. Non sappiamo dove siano finiti.
Anthony: cosa?
Alice: in pratica hanno trovato un prototipo di uno strumento di Chris e Khiori.
Susan: che tipo di strumento?
Alice: uno in grado di aprire varchi spaziotemporali.
Susan: cosa?
Anthony: varchi spaziotemporali… ma allora non saranno mica…
Proprio in quel momento si apre la porta di casa..
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